di Redazione
Nulla di fatto nel primo consiglio di amministrazione di Soaco, che avera all’ordine del giorno un punto importante: l’insediamento dell’amministratore delegato Pietro Ivan Maravigna designato dal socio di maggioranza «Intersac». Sul nome di Maravigna però, l’amministrazione comunale, che detiene il 49 per cento delle quote, ha espresso il non gradimento. La riunione in municipio è stata rinviata al 18 luglio. Un membro del cda espresso da Interbanca si è presentato dimissionario, così come un componente del collegio dei sindaci revisori, per cui si è preferito il rinvio.
Lo stesso giorno, prima del cda, si riunirà l’assemblea ordinaria dei soci per procedere alle surroghe. Il clima comunque, dopo le polemiche dei giorni scorsi, appare più disteso, anche se il Comune non ha ritirato il veto su Maravigna. «Tutti i componenti del consiglio di amministrazione – ha dichiarato il presidente Orlando Lombardi – hanno manifestato la volontà di stringere i tempi per affrontare i problemi concreti legati alla fase di start-up dell’aeroscalo. Sono fiducioso, quindi, che finirà per prevalere uno spirito positivo di collaborazione e che presto si potrà cominciare a lavorare sul piano industriale. L’obiettivo è quello di rendere agibile l’aeroporto nei primi mesi del 2008».
Intanto, il gruppo Ciancio di Catania, attraverso la sua controllata «Ies», ha acquistato il venti per cento della partecipazione di Interbanca ed è entrata a far parte della holding che gestirà l’aeroporto. Secondo il sindaco Giuseppe Digiacomo «l’ingresso del nuovo socio privato non potrà che accelerare i tempi di apertura dell’aeroscalo, che è ormai pronto all’80 per cento».
Buone notizie anche per quanto riguarda il report della società aeronautica «Webber» a Ryanair. Il sopralluogo dei due verificatori inglesi ha avuto esito positivo. «Occorrono alcuni interventi correttivi – spiega Lombardi – ma l’aeroporto complessivamente sta venendo su bene, ci hanno assicurato i tecnici della “Webber” che si sono complimentati. La certificazione ha grande rilievo perché vale non solo per Ryanair, ma per altri vettori low cost».
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