Digiacomo: "Smentisco la mia firma"
di Redazione


Palermo – Il gruppo parlamentare del Pd propone una mozione all’Ars con cui si chiede di spostare le operazioni militari pro Libia da Birgi (Trapani) alla ex base missilistica Nato di Comiso.
Nel documento, in calce, la firma dei deputati Pippo Digiacomo e Roberto Ammatuna.
Tanto quanto basta per far inalberare il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano, che ottiene una smentita dall’on. Digiacomo: “Io della mozione non ne sapevo nulla”, dice il deputato del Pd. “L’ex base di Comiso, peraltro, non sarebbe idonea, come abbiamo più volte ripetuto”.
L’antefatto
L’Assemblea regionale siciliana si schiera a favore della riapertura “totale” dell’aeroporto di Trapani “Birgi”. Sala d’Ercole ha infatti approvato una mozione che impegna il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a mettere in campo nei confronti del governo nazionale “tutte le iniziative possibili per chiedere la riapertura totale ai voli civili dello scalo”. Il tutto “spostando il baricentro delle operazioni” in Libia
Il comunicato di precisazione di Ammatuna e Digiacomo
E’ stata pubblicata la mozione del Partito Democratico, approvata nella seduta di ieri, sullo scalo civile di Trapani-Birgi nella sua redazione definitiva. Dunque l’aeroporto di Comiso non è incluso tra le ipotesi di siti dove ospitare mezzi militari impegnati nell’operazione in Libia. L’on. Pippo Digiacomo, unitamente al collega Roberto Ammatuna, ringraziano il gruppo parlamentare del Pd, il presidente Cascio, il vice presidente Oddo e gli uffici parlamentari per avere redatto la versione esatta della mozione.
“Non abbiamo avuto dubbi fin dall’inizio – affermano Digiacomo e Ammatuna – che si fosse trattato di un mero errore materiale e con questo desideriamo smorzare subito eventuali speculazioni politiche sull’argomento che riteniamo chiuso”.
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