Piano di emergenza aeroportuale
di Redazione


Comiso – L’emergenza è scattata alle 15 di ieri, quando un aereo partito da Ciampino è atterrato sulla pista di Comiso.
Un atterraggio di emergenza, l’aereo è in avaria. Dopo l’atterraggio accorrono in pista i vigili del fuoco, che devono mettere in sicurezza l’aereo che si immagina avvolto dalle fiamme, poi i vigili danno il via libera ai mezzi di soccorso, Protezione civile e vigili del fuoco. I feriti, i morti, sono a bordo pista.
Quaranta figuranti si sono disposti nei campi limitrofi alla pista, ciascuno con un diverso tipo di ferite, con un diverso grado di gravità. I mezzi di soccorso caricano sull’ambulanza i feriti più gravi, poi via, via, si procede con gli altri. In coda alla lista ci sono le persone già defunte per le quali non è più necessario attivare nessun mezzo di soccorso: bisogna solo prelevare il cadavere e portarlo via.
Tutto dura appena mezzora: quanto è necessario per affrontare la prima emergenza. Poco dopo, l’equipaggio del 31^ stormo dell’Aeronautica, proveniente da Ciampino, risale sul Falcon900 e riparte alla volta della Capitale. Sulla pista del Magliocco ed all’aerostazione, tutti defluiscono a poco a poco.
Giovedì prossimo, l’aeroporto di Comiso aprirà ufficialmente i battenti. Taglio del nastro con un breve cerimonia che vedrà accanto al sindaco ed al presidente di Soaco, anche il vescovo di Ragusa, Paolo Urso. L’aeroporto di Comiso apre. Ora bisognerà attendere gli aerei.
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