di Gazzetta del Sud


Comiso – «Era inevitabile – dice Vito Riggio, Enav – che alcuni nodi venissero al pettine. Non era concepibile pensare che una struttura così importante venisse gestita con una logica comunale e da un Comune come Comiso. Adesso, grazie alla collaborazione con il ministero delle Infrastrutture, abbiamo ottenuto i fondi necessari per l’adeguamento della caserma dei Vigili del fuoco e pensiamo di avviare ogni giorno per un periodo limitato la torre di controllo. In un primo momento sarà meglio di niente e ci permetterà di ottenere la certificazione necessaria per partire. A questo punto, però, sarà urgente siglare i contratti con le compagnie aeree e non sprecare altro denaro pubblico».
Uno sguardo ai neo diplomati è utile per un ammonimento che conferma ciò che già si sapeva. «Mi piace l’idea che questo aeroporto arrivi a destinazione – ricorda Riggio – ma è inutile pensare al “Magliocco” come una possibile destinazione per il lavoro di questi ragazzi. La struttura prevede una capienza di circa 500 mila passeggeri all’anno. Questi diplomati devono sapere che il lavoro li aspetta lontani da Ragusa. In Italia abbiamo 47 aeroporti e oltre duecento ve ne sono in Europa. Se questi ragazzi dimostreranno la loro bravura non faticheranno a trovare un degno impiego. Li invito a studiare ancora ed approfondire la conoscenza della lingua inglese».
«Noi abbiamo licenziato i primi diplomati – ha detto il preside Piparo – ora occorre che ognuno faccia la sua parte per risolvere il problema delle infrastrutture che tanto ci penalizza». Soddisfatti i ragazzi del corso Alfa aeronautico: Lorenzo Antoci, Bruno Assenza, Vito Battaglia, Giacomo Bellina Terra, Nikos Cassarino, Stefano Firrito, Nicola Giuspino, Davide Nicosia, Salvatore Occhipinti, Antony Perticone, Fabio Pugliesi, Alberto Ribellino, Emanuele Scapellato.
A tutti loro i 620 metri sul livello del mare cui è posto l’istituto aeronautico sono stati più che sufficienti per spiccare il primo volo. Adesso, in questo gioco di destini incrociati, tocca all’aeroporto di Comiso tracciare le nuove traiettorie per il suo definitivo decollo.
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