Cronaca
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26/07/2010 22:05

Aeroporto, Digiacomo si è incatenato

L'aveva detto. E l'ha fatto

di Redazione

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Comiso – Clamorosa protesta dell’ex sindaco di Comiso, Giuseppe Di Giacomo. Il deputato regionale siciliano del Pd stamani si e’ incatenato ai cancelli dell’aeroporto per manifestare contro le lungaggini burocratiche che da mesi bloccano l’apertura dello scalo. Solidarieta’ arriva dal capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici.

“E’ una situazione clamorosa – dice Cracolici – L’aerostazione e’ pronta da tempo ed ha tutte le carte in regola per diventare una risorsa importante per la Sicilia e per il Mediterraneo, ma non viene aperta a causa di inammissibili cavilli burocratici. Mi auguro – conclude – che questa situazione si possa presto superare e che l’aeroporto possa iniziare ad operare in tempi brevi”.

Protesto contro il ritorno – afferma Di Giacomo – della cattiva politica che sta incredibilmente bloccando la fruizione di un’opera frutto invece della buona politica e del patto d’onore tra l’allora presidente del Consiglio D’Alema e il Comune di Comiso che nell’ex base missilistica diede grande prova di solidarietà ospitando per molti mesi sei mila profughi del Kosovo. Dopo la vergognosa revoca dell’intitolazione dell’aeroporto a Pio La Torre da parte del nuovo sindaco, l’incapacità amministrativa, e non so se anche altri fattori, stanno espropriando il territorio ibleo della infrastruttura decisiva per il suo sviluppo”.

Nelle prossime ore è previsto l’arrivo a Comiso del segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo e del parlamentare Giuseppe Lumia. Hanno annunciato la propria presenza anche i sindaci di Vittoria, di Modica e di Scicli. Il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha inviato un messaggio di piena condivisione dell’azione svolta da Di Giacomo. Questa sera dinanzi all’aeroporto si terrà una fiaccolata alla quale è prevista la partecipazione di migliaia di persone.

 

“Manifesto tutta la mia solidarieta’ all’onorevole Giuseppe Di Giacomo protagonista, oggi, di una scelta coraggiosa seppure eclatante: quella di incatenarsi per protestare contro le lungaggini burocratiche che frenano l’apertura del nuovo aeroporto di Comiso”. Lo afferma l’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Marco Venturi, commentando la singolare forma di protesta attuata da stamattina dal deputato regionale del Pd, incatenato all’ingresso del nuovo scalo di Comiso, una struttura pronta ma non ancora aperta al traffico aereo.

“La Sicilia ha bisogno di infrastrutture moderne e al passo coi tempi, che consentano – prosegue l’assessore – alle imprese di potere competere nel mercato globale. Il caso dell’aeroporto di Comiso e’ emblematico: una struttura realizzata, operativa, pronta ad accogliere aerei, turisti, merci e che consentirebbe un migliore trasporto anche per le imprese bloccata per una mera questione tecnica, il passaggio di proprieta’ del suolo dallo Stato alla Regione e quindi al Comune, che di fatto impedisce l’apertura dell’aeroporto da molti mesi. Condivido la protesta con cui Di Giacomo vuole denunciare la mala burocrazia e quella politica viziata che in forza di passaggi formali ostacola lo sviluppo e con questi metodi ha lasciato che la Sicilia fosse abbandonata a se stessa, lontana anni luce, dal punto di vista infrastrutturale, dal resto d’Europa ma anche da certe regioni del Nord Est d’Italia”.