Dopo la consegna, occorreranno altri cinque mesi
di Gazzettadelsud


Comiso – La consegna dell’aeroporto al comune di Comiso avverrà con ogni probabilità il prossimo 15 aprile.
È quanto prevede una delibera della giunta municipale adottata ieri dall’amministrazione Alfano che ha deciso di porre un termine ultimo alla ditta appaltatrice. L’atto esitato dalla giunta, in effetti, dovrebbe evitare un rinvio ulteriore, dovuto al fatto che il consorzio di imprese che ha in appalto l’opera, il «Cfc» di Santa Venerina, secondo le norme contrattuali, è tenuto a consegnare anche ascensori e scale mobili già funzionanti. La relativa certificazione, però, è di competenza dell’Ustif, un’agenzia del ministero dei Trasporti che non si sa quando sarà in grado di eseguire i sopralluoghi necessari. Dunque, la consegna di queste infrastrutture sarà differita.
Altro problema sul tappeto, è quello della fornitura di energia elettrica per fare funzionare la torre di controllo. L’Enel ha già attivato tre linee elettriche, ma, per un disguido burocratico, non ha ancora attivato la quarta. Attivazione della cabina a servizio del controllo aereo e collaudo delle scale mobili e degli ascensori avverranno quindi a consegna effettuata. Il comune si cautelerà trattenendo una parte dei fondi che saranno dovuti all’impresa all’atto del completamento dell’opera. La consegna immediata permetterà, però, di portare avanti il complicato iter di apertura dell’aeroporto, risparmiando ulteriori perdite di tempo.
Per completezza di informazione bisogna dire che non tutti i ritardi sono stati causati dagli enti esterni. C’entra anche l’impresa appaltatrice che in autunno ha accusato problemi di liquidità che hanno frenato i lavori e le forniture delle ditte esterne. Dopo la consegna, occorreranno altri cinque mesi, per la redazione del conto finale da parte del direttore dei lavori e per i collaudi finali. Parallelamente saranno effettuati i controlli di agibilità, affidati a una commissione già nominata il 19 febbraio scorso dall’Enac.
A sua volta, la «Soaco», prima di assumere la gestione delle nuova infrastruttura, accerterà che l’opera realizzata è conforme al progetto originario. Insomma, una procedura complicata e lunga, come si conviene a un’opera pubblica di rilevante importo, alla cui costruzione e funzionamento sono interessati numerosi soggetti pubblici e privati. Bisogna aggiungere che l’aeroporto di Comiso è il primo in Italia a essere costruito non dallo Stato, ma da un comune, il che non ha certo semplificato le cose.
È questa l’opinione anche del presidente di Soaco, Orlando Lombardi: «L’aeroporto è praticamente completo. Chiunque può rendersene conto visitandolo. Ci stiamo adoperando tutti, ognuno per la parte di propria competenza, a fare presto, nei limiti del possibile».
Per quanto riguarda il rinnovo del consiglio di amministrazione di «Soaco», Lombardi non crede che frenerà ulteriormente l’apertura dell’aeroporto. «Si tratta di un fatto fisiologico, nella vita di ogni società per azioni qual’è la “Soaco”. Alla data prevista, i soci indicheranno i nuovi componenti del cda; altrimenti sarà concesso una proroga all’organismo in carica che continuerà a lavorare come prima. L’attivazione dell’aeroscalo non ne risentirà».
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