22 iscritti nel registro degli indagati
di Redazione

Siracusa – È partita dalla Procura di Siracusa l’indagine sul presunto patto tra una ditta che fornisce apparecchiature acustiche e medici e tra i 22 iscritti nel registro degli indagati ci sono anche imprenditori e medici che hanno a che vedere con la città aretusea, oltre che con Catania e Ragusa. Queste le tre province coinvolte.
Il quadro della vicenda è stato ricostruito questa mattina dal quotidiano La Sicilia, in un lungo e circostanziato articolo firmato da Mario Barresi e Luisa Santangelo che approfondisce quello cha sta succedendo: la Procura di Siracusa indaga, sono intervenuti i Nas di Ragusa che su delega dei pm siracusani Salvatore Grillo e Marco Dragonetti, hanno perquisito i luoghi di lavoro dei professionisti finiti sotto indagine.
Tra loro, come ricostruisce La Sicilia, ci sono imprenditori e titolari d’azienda, amministrativi e anche medici, coinvolti in un patto che secondo la Procura prevedeva uno scambio di benefit: segnalazioni e possibili nuovi clienti per la ditta, benefici per i professionisti che potevano essere anche provvigioni sulle apparecchiature vendute.
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Al centro c’è la ditta Microfon Srl dei siracusani Angelo Violante, Giuseppe Violante e Paolo Allibrio, con “rapporti intrecciati” con strutture sanitarie per poter avere più clienti e guadagni. Sempre secondo la ricostruzione de La Sicilia, nel registro degli indagati ci sono anche due impiegate amministrative della ditta nella sede di Siracusa e altri dipendenti che operano nelle sedi di Ragusa e Catania.
Capitolo professionisti coinvolti: nella mappa ricostruita da La Sicilia che riguarda Siracusa rientrano anche gli otorini Paolo Ferla, Marcello Piccolo e Vittorio Giardina. ma anche l’audiometrista Maria Puglisi, è siracusana, classe 1962, da non confondere con una persona omonima di Avola.
Altri nomi riguardano poi Ragusa e Catania, che come citato da La Sicilia “è l’epicentro del sistema”. Tra questi l’otorino Rosario Mirko Leone e l’audimetrista Vito Di Grigoli.
Nel catanese, risultano indagati l’otorino Raffaele Azzaro, tre otorinolaringoiatri in servizio al Policlinico di Catania vale a dire Ignazio “Igo” La Mantia, Luigi Maiolino e Pasquale Albanese e altri professionisti in servizio in altre strutture sanitarie: Salvatore Ronsivalle, Pasqualino Monea e Lejla Pintaldi.
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