di Redazione

PALERMO, 30 AGO Otto milioni in poco più di 2 anni: è il volume complessivo dei progetti presentati a valere su varie misure fondi SIE e Fondazioni private dal Coreras, l’organismo dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea che si occupa della ricerca applicata e della sperimentazione sull’agricoltura e l’ambiente in Sicilia. Di questo ammontare complessivo, la quota pro Coreras è di oltre 3 milioni di euro. La somma delle quote Coreras dei progetti ammessi finora a finanziamento supera il milione e trecentomila euro. Per altri si attende il completamento della fase istruttoria. Tutti Fondi UE che, dunque, non gravano sul bilancio regionale.
L’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Edy Bandiera, ha apprezzato “la capacità dimostrata dal Coreras nel riuscire a captare risorse Comunitarie, Nazionali e Regionali con Progetti di grande qualità con contenuti innovativi per la ricerca e lo sviluppo dell’agricoltura regionale siciliana e non solo”.
I progetti, presentati a valere di fondi Fesr, Feasr, di Cooperazione transfrontaliera e a valere di fondi privati e fondazioni, riguardano temi diversificati che vanno dal sostegno al trasferimento di competenze per le aziende agricole, alla salvaguardia della biodiversità, al sostegno e creazione dell’occupazione in aree rurali a minaccia di abbandono, fino allo startup di allevamenti avicoli biologici sociali, alla creazione di portainnesti innovativi per il risparmio delle risorse idriche in contrasto all’inaridimento e persino all’uso delle fibre vegetali nel fashion design.
“Un impegno formidabile espresso da un team di progettazione qualificatissimo commenta il Presidente del Coreras Gianfranco Badami un gruppo che preferisco considerare come un vero e proprio think tank a ciclo completo capace di svolgere analisi di contesto, individuare aree critiche e formulare progetti risolutivi con i migliori partner europei”.
Il gruppo di progettazione include risorse interne, consulenti, ricercatori delle università siciliane e del Cnr, e partners pubblici e privati siciliani, tunisini, spagnoli, libanesi, maltesi e macedoni. Tra questi, i Dipartimenti dell’Agricoltura e quello delle Attività produttive e della pesca della Regione Siciliana, le aziende Dolce e Gabbana, Asciari, Tikves (il più grande produttore di vino del sudest europeo) e Green Future, le Università di Valencia, Sfax, Tunisi, Palermo, Catania e Messina. (ANSA).
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