di Redazione

Roma, 25 nov. Sono stabili i nuovi casi di Hiv nel nostro Paese, ma il dato allarmante e’ un altro: se nel 2006 il 20% dei pazienti non sapeva di essere sieropositivo, nel 2014 questa quota e’ salita addrittura al 71,5%. In pratica, oltre 7 malati su 10 non sanno di esserlo fino alla diagnosi di Aids conclamata. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanita’ che pubblica annualmente un fascicolo del Notiziario dell’ISS dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza: quello delle nuove diagnosi di Hiv e quello dei casi di Aids. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositivita’ ogni 100 mila residenti. L’incidenza, ossia le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nel 2014, non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12.mo posto nell’Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un’incidenza piu’ alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’EmiliaRomagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L’eta’ media per i primi e’ di 39 anni, per le donne di 36 anni. Quanto alla fascia di eta’ maggiormente colpita, e’ risultata essere quella delle persone di 2529 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV e’ attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (maschi che fanno sesso con maschi: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine 16,9%). Il 27,1% delle persone diagnosticate come Hiv positive e’ di nazionalita’ straniera. Piu’ in dettaglio, nel 2014, l’incidenza e’ stata di 4,7 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti. Le incidenze piu’ elevate tra stranieri sono state osservate nella regione Lazio, in Campania, in Sicilia e in Molise. Tra gli stranieri, la quota maggiore di casi e’ costituita da eterosessuali femmine (36%), seguita dal 27% di eterosessuali maschi, mentre tra gli italiani la proporzione maggiore e’ quella dei maschi che fanno sesso con maschi (49%), seguita dal 26% di eterosessuali maschi. .
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