Attualità
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13/03/2020 15:44

Al professore Giorgio Cannata. In memoriam

Il ricordo di una alunna nel momento in cui sono vietati i funerali

di Redazione

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Al professore Giorgio Cannata
Al professore Giorgio Cannata

Vittoria – Ci sono persone, nella vita, che si immaginano immortali; persone che, di “default”, credi vivranno per sempre. E tu le incontrerai periodicamente, sempre nello stesso posto, sempre indaffarati, sempre con lo stesso sorriso, solo con qualche ruga in più. Il professore Giorgio Cannata, nel mio immaginario di eterna liceale, è uno di questi. Ci siamo incontrati prima di Natale nella sua città d’adozione, Vittoria, ci siamo abbracciati e salutati come sempre, come due persone che si stimano e si vogliono bene da sempre. Mi ha raccontato dei suoi impegni da pensionato, mi ha chiesto dei miei progetti e dei miei successi lavorativi, gli ho detto che ero davvero, ma davvero felice di rivederlo dopo molto tempo. E ci siamo lasciati con la promessa che di lì a poco ci saremmo rivisti, con più calma. Una frase che si dice così, senza troppo impegno, nella convinzione che il tempo che non abbiamo oggi o domani, certamente lo avremo “più in là” e prenderemo quel caffè con quell’amica, andremo al cinema con la collega e faremo aperitivo con gli ex compagni del liceo.
Certo, avrei potuto tenere per me questi pensieri, ché oggi “privacy” è la parola d’ordine, ma purtroppo qualche giorno fa il mitico prof. Cannata ha concluso la sua esperienza di vita terrena, suscitando stupore, incredulità e tristezza in quelli, tra i suoi ex alunni, che lo hanno amato/odiato.

Caro prof, certamente perdonerà la mia ironia, ma non ha scelto un bel momento per andarsene! Siamo in piena pandemìa da covid-19 e lei non ha potuto avere il saluto che meritava! Si, lo so, sicuramente le avrà fatto piacere che il tutto sia passato “in sordina”: non ha mai amato le cerimonie e le pomposità! Ma per me e per molti dei suoi alunni, nel bene o nel male, lei ha rappresentato un’epoca! Ed è giusto lasciare una traccia del suo ricordo! Lei lo diceva sempre: i ricordi vivono in eterno!
Ed io questa frase l’ho addirittura tatuata, con suo grande stupore, per ricordare che le persone che non ci sono più e che ho amato, vivranno per sempre nei miei ricordi. Lei è una di queste.
Nel nostro mondo frenetico e sempre più “usa e getta” poche, pochissime persone lasciano il segno. Sa una cosa? Ricordo ancora col sorriso il primo giorno di scuola del primo liceo.. Lei che entra in classe.. Che terrorizza la maggior parte degli studenti.. E che diventa immediatamente il mio preferito! Ricorda cosa ci disse il primo giorno di scuola? “MEMENTOTE AUDERE SEMPER”. Nulla di più giusto! Questa frase è stata un punto fermo nella mia vita da quel giorno in poi!
Grazie prof, grazie per tutto quello che è stato e per tutto quello che ha dato ai suoi alunni, come insegnante e come uomo! Grazie per i suoi modi burberi: ci hanno insegnato ad avere carattere, sangue freddo e decisione nella vita! A reagire, a dissentìre, ad avere senso critico, a non accettare qualunque cosa ci venga imposta dai mass media o da chicchessia.
Arrivederci prof!