di Redazione

ROMA, 1 NOV “Proprio ora siamo entrati in acque
territoriali italiane per cercare riparo dal vento e dalle
onde”. Lo annuncia la Sea Eye, la ong a bordo della Alan Kurdi.
“Nonostante la soluzione diplomatica per le restanti 88 persone
salvate a bordo della Alan Kurdi continua il tweet , non ci è
stato ancora assegnato un porto sicuro. Un altro capitolo buio
per la fortezza Europa”.
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