di Redazione
Un furto trasformatosi in rapina. E’ successo ieri mattina, in via Campanella, in pieno centro storico a Scicli. Ignoti si sono introdotti all’interno dell’abitazione di una famiglia di albanesi, che in quel momento si trovavano fuori casa, con l’intenzione di compiere un furto.
Uno dei familiari ha fatto rientro in casa, sorprendendo i ladri. Questi non hanno esitato a strattonarlo, a imbavagliarlo e a legarlo a una sedia. Quindi i due ladri hanno razziato il contante disponibile: centocinquanta euro.
I due sono scappati, lasciando il malcapitato legato ala sedia, col bavaglio in bocca. Il capofamiglia, intorno a mezzogiorno, ha fatto rientro a casa, e ha trovato l’amara sorpresa. Slegato il familiare, si è fatto raccontare l’accaduto. Sul posto i carabinieri di Scicli e un’ambulanza del 118, che ha trasportato al Busacca la vittima della rapina. Per lui solo tanta paura, nessun danno fisico di rilievo. Fa specie che due ani fa un atro familiare abbia subito, a causa di una rapina, sempre nell’abitazione sita nella perpendicolare a corso Mazzini, lo stesso trattamento. L’albanese anche in quella occasione era stato imbavagliato e legato alla sedia. Sull’episodio ora indagano i militari. Negli ultimi mesi in città si è registrata un’escalation di episodi di microcriminalità, in cui la violenza usata rispetto agli obiettivi, è stata davvero esagerata. Una rapina, con queste modalità, per appena centocinquanta euro di bottino desta allarme sociale nella comunità, già scossa dalle rapine alle rosticcerie, perpetrate con violenza del tutto gratuita.
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