Lettere in redazione
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22/01/2010 21:32

Alcune idee per il lungomare di Cava d’Aliga

La lettera di un villeggiante estivo

di Redazione

Ragusa – Spero che questo piccolo disastro sia una occasione per risistemare il sistema spiaggia-lungomare.
Gli obiettivi devono essere:

1 riportare la sabbia che negli anni abbiamo perduto. a rimini le operazioni di rimpinguamento della costa avviene prelevando la sabbia al largo della spiaggia interessata. di modo che la sabbia si mantenga omogenea.

2 rivedere le concessioni degli spazi sulla spiaggia.la spiaggia è piccola e su di essa insistono sia uno stabilimento sia un deposito barche più i vari campi sportivi temporanei di bocce, beach volley calcio e (oramai ogni tanto) tamburelli. a mio giudizio sicuramente lo stabilimento e sovradimensionato e divide arbitrariamente in due la spiaggia. forse si potrebbe pensare a un riassetto in cui lo stabilimento si integri o si affianchi alle barche e si riducano con decisione le relative concessione.

3 rifare il lungomare. l’attuale sistemazione è brutta, vecchia e figlia di un’ottica del risparmio. si faccia un concorso tra architetti per risistemare il tutto. oggi il dislivello tra spiaggia e lungomare con il più il rilievo formato dai bastioni creano un effetto di separazione tra uomo e natura che secondo me dovrebbe essere superato.
si può valutare di eliminare l’attraversamento delle macchine e far degradare il piano stradale con dei gradoni in pietra fino alla spiaggia. si creerebbe una specie di anfiteatro sul mare che congiungerebbe chi sta sul lungomare con la spiaggia. allargando idealmente la spiaggia fino alle case che la fronteggiano.
questo sistema dei gradoni, che sarebbero di profondità molto variabile, potrebbe ospitare attività temporanee (spettacoli di strada, mostre en plein air e quant’altro) o fungere da platea per eventuali spettacoli sulla spiaggia o sul mare.

4. infine ci vuole una manutenzione del verde che sin’ora è mancata. il “giardino pensile” tra parcheggio e snoopy è abbandonato a se stesso e numerose agavi sono state violentate da un taglio selvaggio. se si dovesse riqualificare il lungomare non sarà possibile pensare di realizzare un intervento una tantum e poi dimenticarsi della vegetazione piantata. e se proprio il comune non vuole farsi carico di ciò valuti se adottare soluzioni paesaggistiche che richiedano manutenzione minima (oramai gli architetti più blasonati ricoprono le pareti dei loro palazzi di piante e sarebbero soluzioni irrealizzabili se richiedessero importanti cure…) e l’eventuale collaborazione della società civile per la cura del verde. in alternativa se ne potrebbe occupare uno dei numerosi vivai della nostra zona in cambio di un (modesto) spazio pubblicitario.

Queste sono le mie idee per Cava d’Aliga. Spero possano essere spunto di qualche spunto per l’amministrazione e i residenti.

                                                                           L.O.