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04/11/2025 13:45

Alzheimer, camminare «rallenta il declino cognitivo»

Gli effetti benefici in uno studio di Harvard

di Redazione

Alzheimer. Tra i possibili modi per prevenire o arginare questa terribile sindrome, recentemente è arrivata una ricerca di Harvard, pubblicata su Nature, che ha rivelato un possibile argine alla portata di tutti, semplicissimo: camminare.

Secondo gli studiosi, svolgere una regolare attività fisica, anche moderata, potrebbe rallentare il declino cognitivo nei soggetti a rischio, limitando l’accumulo di proteina tau nei neuroni che costituisce il principale fattore dell’Alzheimer. Gli autori dello studio hanno scoperto che basterebbero 3mila passi al giorno per ottenere questo effetto benefico,  indubbiamente un traguardo alla portata di chiunque. O quasi. Il dottor Wai-Ying Yau, primo firmatario della ricerca, ha esortato: «Invitiamo le persone più a rischio a considerare questi cambiamenti nel loro stile di vita, per sviluppare delle abitudini in grado di apportare considerevoli benefici per il cervello e per la salute cognitiva».

La ricerca
Lo studio, all’interno del più ampio Harvard Aging Brain Study, ha analizzato, dal punto di vista cognitivo,  296 adulti sani di un’età compresa tra i 50 e i 90 anni, in un lasso di tempo della durata massima di 14 anni. I pazienti hanno indossato una strumentazione idonea a misurare la loro attività fisica, mentre il cervello veniva analizzato con la  Pet scan per individuare le variazioni delle proteine amiloide e tau, che costituiscono i primi segnali d’allarme della progressione della malattia.

I benefici
I ricercatori hanno riscontrato che gli effetti benefici dello sforzo fisico sulla memoria si manifestano con il rallentamento dell’accumulo di proteina tau e di amiloide: i pazienti più attivi, quindi, sembrerebbero godere di una maggiore protezione rispetto ai soggetti meno attivi, con un accumulo ridotto di elementi tossici nei neuroni.
«Abbiamo bisogno – ha aggiunto il dottor Yau  – di ulteriori studi per approfondire questi dati, ma queste prime indagini sono molto incoraggianti. L’attività fisica migliora la circolazione sanguigna, riduce le infiammazioni e migliora i livelli ormonali».

Cosa dicono gli studiosi
Un’altra studiosa che ha partecipato allo studio, Julia Dudley, ha sottolineato: «I dati dimostrano che basterebbero 5mila passi al giorno per supportare la salute celebrale e l’equilibrio cognitivo. I trial clinici che faremo nei prossimi mesi approfondiranno questa tesi, ma questo studio è già sufficiente per ribadire l’importanza di uno stile di vita salutare nel mantenere il cervello in salute il più a lungo possibile. Anche 3mila passi, quindi, sono un ottimo deterrente».

Nei prossimi mesi, sulla base di questa scoperta, gli autori si impegneranno per raccogliere ulteriori dati volti a individuare nuove terapie per l’Alzheimer, fondate su due pilastri: l’attività fisica e terapie farmacologiche anti-amiloide.