La l’azienda nega
di Redazione
Amazon dichiara virtualmente estinto il lavoro umano. Secondo quanto raccontato dal New York Times in un lungo reportage, il colosso del commercio elettronico e delle vendite al dettaglio prevede di utilizzare più robot nei prossimi anni, tanto da sostituire mezzo milione di addetti in carne e ossa. Non un licenziamento di massa, ma una «razionalizzazione», come la chiamano i manager. Anzi — per usare le parole preferite nei documenti interni — un’evoluzione «tecnologica» guidata da «cobot», robot collaborativi, gentili, quasi empatici.
Sempre i documenti interni citati dal NYT, i manager della società fondata da Jeff Bezos durante la prima rivoluzione tecnologica (a cavallo dell’anno 2000) hanno presentato al consiglio di amministrazione l’idea che l’automazione possa consentire alla società di ridurre la forza lavoro nei prossimi anni nonostante la previsione di un raddoppio delle vendite di prodotti entro il 2033.
Amazon ha precisato che i documenti visionati dal New York Times rappresentano semplicemente la visione di una divisione della società, non la strategia del gruppo, e che solo per le prossime festività è prevista l’assunzione a livello mondiale di 250 mila persone.
Sempre nell’articolo del New York Times si parla però anche di un progetto di «comunicazione» che accompagnerebbe la riduzione degli addetti: per mitigare gli effetti dell’automazione sulle comunità, Amazon ha iniziato a mettere a punto dei piani e a valutare cambi del linguaggio.
Invece di «automazione», per l’appunto, e «intelligenza artificiale» sarebbe preferibile l’uso dell’espressione «tecnologia avanzata». La parola «robot» dovrebbe poi essere sostituita da «cobot» per implicare una maggiore collaborazione tra macchine e esseri umani. E si prevedono di evitare 160 mila assunzioni entro il 2027 negli Us e nel giro di un decennio Amazon non avrà bisogno di oltre 600 mila persone.
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