di Redazione
Ragusa – È partito il piano di ammortizzatori sociali per i 38 lavoratori dell’Ancione Spa. Dal 10 febbraio scorso, 22 unità sono state poste in Cassa integrazione ordinaria (Cigo) per 13 settimane. Anche se di queste, una decina saranno in Cigo a rotazione, mentre le restanti 12 saranno in regime di Cassa integrazione per tutti i tre mesi. La rotazione dei lavoratori servirà ad assicurare il completamento di alcune commesse o l’arrivo, per adesso solo eventuale, di nuovi lavori da parte di enti pubblici.
Sono in tutto 16, invece, i lavoratori dell’Ancione che andranno in mobilità. Dei licenziati, 14 sono stati già posti in mobilità dal 10 febbraio. Tutti potranno godere dell’aggancio alla pensione. Mentre le rimanenti due unità andranno in mobilità alla fine dell’anno. Uno dei due lavoratori è volontario, mentre l’altro godrà, come gli altri 14 colleghi, dell’aggancio alla pensione.
Intanto la proprietà, attraverso l’ingegnere Nicola Ancione, ha smentito l’interesse ad entrare nella società di nuovi partner per sviluppare solo la produzione di “conglomerato”, ritenuto più appetibile a livello di mercato perché considerato fonte di nuove commesse pubbliche nella realizzazione o nel rifacimento di strade. Eppure la “marcia indietro” sulla liquidazione dell’Ancione Spa era proprio scaturita da questi ultimi interessanti sviluppi.
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