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27/04/2010 10:26

Anita Garibaldi, in arte pronipote, a Comiso

In mostra i documenti risalenti al 1860

di Redazione

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Comiso – Anita Garibaldi, la pronipote di Giuseppe, figlia di Ezio, e nipote di Ricciotti, il più piccolo dei quattro figli che Garibaldi ebbe dalla moglie, inuagurerà questa sera, a Comiso, la mostra storico-documentaristica dedicata all’Unità d’Italia.

La sua sarà una presenza nell’ambito dell’iniziativa “Scripta et imagines. Fonti ed apparati iconografici dal 500 ad oggi”, coordinata dalla Sovrintendenza ai Beni culturali di Ragusa. Ed a Comiso, per questo appuntamento, è arrivata la responsabile del Servizio Beni bibliografici e archivistici della Sovrintendenza, Carmelina Prestipino.

E’ lei a parlare dei documenti che saranno esposti, da questa sera, a Comiso. Tra gli altri, l’elenco degli elettori del 16 luglio 1860: pare fossero poco meno di 3000, tutti maschi ed individuati sulla base del censo. Sempre di quei giorni, c’è il documento a firma di Crispi che attesta la partecipazione di Comiso agli eventi garibaldini, la comunicazione che Catania è stata liberata ed altri. C’è anche un documento del 17 maggio 1860, che descrive la distruzione che avvenne tra Calatafimi ed Avola, con la battaglia che fece 4000 morti.

Un altro docmento risale a 6 giugno 1860 ed è del “comitato garibaldino” di Noto, mentre un altro, del 4 novembre 1860, proveniente da Modica, comunica a Comiso che Capua ha capitolato. Era l’ultima fortezza borbonica, l’ultimo avamposto rimasto sulla strada della riunificazione del paese. Sono documenti di eccezionale portata storica, delle fonti che testimoniano come la Sicilia e la zona di Comiso visse gli eventi di quegli anni”.