Modica - Le figure femminili, le dame e le eroine protagoniste delle antiche storie cavalleresche occupano una parte importante nella tradizione dei pupi siciliani. A loro è dedicata la sezione centrale della mostra di pezzi della collezione della famiglia Napoli, pupari catanesi, che fino al 22 ottobre sarà ospitata a palazzo de Leva di Modica, eccezionale esempio di gotico-chiaramontano, stile architettonico che si affermò in Sicilia nel XIV secolo (il servizio del Tg5 qui)
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L'esposizione è patrocinata dal Comune, dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo (che pubblica anche il catalogo) e dal Centro studi sulla Contea di Modica, che gestisce palazzo De Leva. Il percorso didattico-documentario ripropone il grande patrimonio storico e antropologico rappresentato da pupi, cartelli, fondali e scenografie teatrali. Un focus è dedicato non solo alle dame ma anche alle donne che partecipano come costumiste e parlatrici alla messa in scena degli spettacoli. Spicca tra le altre Italia Chiesa Napoli, un'interprete che ha dato voce ai personaggi femminili delle storie di repertorio. A differenza della tradizione palermitana, l'opera dei pupi catanese non ha mai fatto ricorso a falsetti maschili per dare voce alle maschere e alle marionette femminili.
Il video della mostra a cura dell'associazione Heracles: