Pozzallo - Il sassofonista internazionale Francesco Cafiso, stasera sera a Pozzallo presenta il suo disco jazz “Irene of Boston” registrato con la London Symphony Orchestra. E’ ispirato ai viaggi in mare dell’omonimo veliero britannico che proprio a Pozzallo, dopo aver solcato mari e oceani per quasi cento anni, ha trovato la sua spiaggia eterna, alla “Balata”, dove una volta c’erano i cantieri navali. E proprio in questo scenario suggestivo, a pochi metri dalla riva bagnata dal mar Mediterraneo, stasera si svolgerà il concerto di Cafiso accompagnato al pianoforte da Mauro Schiavone e a cui si unirà l’arte estemporanea del pittore Giovanni Robustelli. Sul palco i tre artisti interagiranno tra loro in un dialogo in musica e colori che si estende all’antico veliero, presente ad una decina di metri, ormai relitto abbandonato. Tornerà idealmente a vivere e se non potrà solcare più le onde del mare, solcherà le onde sonore della musica scritta da Cafiso e da Schiavone.
“Beyond Irene, dalla balata alle onde della musica” è il titolo del progetto, un racconto quasi onirico in musica. Quasi una denuncia di quello che doveva essere un bene da proteggere e che invece è rimasto vittima dell’incuria dell’uomo, il tentativo estremo di salvarne la memoria e così decretarne la salvezza eterna. Varata nel 1914, già dalla sua cerimonia inaugurale, durante la quale alla tradizionale bottiglia di champagne rotta contro il mascone fu preferito un lungo bacio della madrina, figlia del maestro d’ascia che l’aveva plasmata, si sarebbe dovuto capire che il destino di “Irene of Boston” sarebbe stato diverso. È stata “pilotship”; ha portato in salvo i piloti durante la Grande Guerra; è stato yatch d’altura e poi rimorchiatore di pescherecci in alto mare nella Seconda guerra mondiale; ha fatto il giro del mondo durato 6 anni; ha cambiato bandiera passando di proprietario in proprietario; ha sfidato tempeste e navigato mari sereni. Dimora fissa di un marinaio genovese, quindi charter estivo per escursioni e infine attrattiva per la pubblicità. Nei primi anni Novanta arriva a Pozzallo e proprio alla Balata viene presa in cura dal maestro d’ascia Emilio Amenta. Fino al 2015 è protetta dal vincolo paesaggistico, poi il lento, inesorabile declino. Oggi è un fascio di legna, ma nessuno vuol credere che il suo cuore abbia smesso di battere. Seppur debole, irregolare, è a quel palpito che la serata, la musica di Cafiso, l’arte di Robustelli saranno rivolte, e gli sussurreranno parole di speranza.
L’appuntamento si aprirà con l’intervento del critico Sandro Vero che presenterà gli artisti e il progetto musicale. Il concerto, prima data siciliana del tour estivo di Cafiso, è interamente promosso dal Comune di Pozzallo, il cui ufficio cultura cura l’intera organizzazione.