Collettiva intergenerazionale di dodici artisti contemporanei, all'ex Convento del Carmine, 22 aprile - 26 giugno 2022
di Redazione


Modica – Concepita come omaggio al pensiero dello scrittore comisano Gesualdo Bufalino, la mostra “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”, prodotta dal Parco Archeologico Naxos taormina-modica-mostra-artisti-contemporanei/153685″ >Taormina e allestita l’estate scorsa a Palazzo Ciampoli, approda adesso in terra iblea, a Modica, (ex Convento del Carmine, 22 aprile – 26 giugno 2022) grazie a un accordo fra la direttrice del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano, e il sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi, Tonino Cannata. Inaugurazione giovedì 21 aprile, ore 18 (Auditorium Pietro Floridia). Con Cannata e Tigano, interverranno il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, lo storico dell’arte Paolo Nifosì e Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
In mostra è una raccolta di opere di dodici artisti contemporanei – e fra loro quattro autori iblei – di diversa anagrafe, formazione e poetica per quello che è stato definito “uno sguardo plurale, trasversale e intergenerazionale su una porzione del panorama contemporaneo dell’arte in Sicilia”. Gli artisti sono Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Marc Zanghi.
Nata da un’idea di Giuseppe Vella e Diego Cavallaro, che ne firma il progetto espositivo e l’allestimento anche per la sede di Modica, la mostra “Le Cento Sicilie” propone ai visitatori un’esperienza innovativa di conoscenza e immersione nella dimensione dell’arte contemporanea in Sicilia con la guida degli stessi autori. Accanto infatti all’esposizione delle opere, “Le Cento Sicilie” affianca un video introduttivo e un’infografica con QR Code collegato a singole brevi interviste video realizzate dallo stesso Cavallaro, che ha raggiunto gli artisti in giro per la Sicilia nei loro studi, ascoltando il loro racconto e le emozioni legate alla fase creativa delle opere selezionate per la mostra.
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