Noto - Sostenere e promuovere lo sviluppo dell’arte contemporanea in Sicilia e nell’Italia Meridionale valorizzandone la trasversalità e l’interdisciplinarità dei linguaggi.
La tenuta ottocentesca Dimora delle Balze in Val di Noto - Sicilia, lancia 8 Albe, un itinerario espositivo all’interno della struttura e una rassegna video che vuole diventare un appuntamento fisso nella programmazione artistica contemporanea per diffonderne la conoscenza in Italia e all’estero attraverso strumenti innovativi, forum interattivi e una comunicazione efficace e mirata attraverso i media.
La manifestazione si prefigge l’obiettivo di essere un evento imprescindibile nell’agenda artistica della Val di Noto e dell’Italia meridionale, e diventare anche un momento di ritrovo per il pubblico e per i professionisti della zona. La prima edizione della rassegna avrà luogo da giugno a fine agosto 2023. Con cadenza annuale, 8 Albe svilupperà tre aree tematiche principali: la natura, il tempo e il mondo onirico. Con la realizzazione di itinerari espositivi, proiezioni video e conferenze organizzate in collaborazione con entità ogni volta diverse, 8 Albe esplorerà, di anno in anno, le tre tematiche principali, tutte strettamente connesse al luogo in cui nasce questo progetto e alla sua composizione naturale.
Affidata alla curatela di Carolina Ciuti (curatrice d’arte contemporanea esperta in video e direttrice della succursale spagnola della rivista digitale exibart), la prima edizione di 8 Albe ha per titolo “QUATTRO RADICI. Appunti su un'idea di parentela” approfondirà i concetti di ‘parentela’ e ‘convivenza’ tra specie diverse, a partire dalle relazioni spaziali e temporali che si generano in modo più o meno inaspettato tra mondo animale e vegetale.
Il titolo prende spunto dalla teoria dei quattro elementi di Empedocle di Agrigento, secondo cui la natura non può avere un solo elemento costituente, ma bensì quattro radici: acqua, aria, terra, fuoco. Secondo questa teoria, tutti i cambiamenti che avvengono in natura sono dovuti al mescolarsi e al separarsi delle quattro radici. In altre parole, sia il mondo animale, che quello vegetale o minerale, sono composti da una diversa aggregazione di questi elementi. In un'epoca caratterizzata dal cambiamento climatico, ricordare (e rivendicare!) questa origine (o radice) comune diventa dunque un atto necessario. Così come il farsi responsabili di questa parentela comune universale (to make kin).
Giovedì 29 giugno sarà inaugurata la mostra che fino al 31 agosto occuperà i saloni interni di Dimora delle Balze (Salone Verde, Blu e Rosa, per gli alti soffitti che conservano ancora il colore originale) e si potrà visitare su appuntamento. Il percorso presenterà disegni, dipinti e sculture di sei artiste italiane e spagnole: Francesca Banchelli (Montevarchi, 1981); Nina Carini (Palermo, 1984); Anna Dot (Vic, 1991); Joana Escoval (Lisbona, 1982); Lara Fluxà (Palma, 1985); Ilare (Roma, 1994).
La rassegna di video arte, invece, avrà luogo ogni giovedì del mese di agosto (3-10-24-31 agosto) nello spazio esterno denominato Giardino d’Inverno e proporrà il recente panorama internazionale della video creazione. In un luogo di straordinario fascino e ricco di storia qual è Dimora delle Balze, 8 Albe innesca, dunque, un percorso artistico innovativo dove far convogliare l’arte contemporanea più all’avanguardia provocando incontri e dibattiti utili a uno scambio culturale sempre più sentito e necessario, capace di lasciare il segno e generare bellezza e poesia. Dimora delle Balze è una tenuta del 1800 in cui il tempo sembra non essere trascorso.
La struttura si trova nella Sicilia Orientale, sull’altipiano degli Iblei, in una estesa vallata di 27 ettari a pochi chilometri da Palazzolo Acreide, città del Val di Noto riconosciuta nel 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il luogo in cui sorge la struttura è intriso di storia: un antico portone conduce verso un giardino in cui si trovano alcuni resti appartenenti alla vecchia architettura e delle panchine poste sotto un pergolato retto da colonne classiche restaurate, con affaccio sulla Valle e sul fiume Manghisi.