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29/08/2014 22:39

Architettura, parla Laura Thermes

Radici

di Redazione

Laura Thermes
Laura Thermes

Chiaramonte Gulfi – E’ stata un’intensa giornata per i ragazzi che partecipato a questo Laboratorio. Sui tavoli da lavoro si scorgono i primi schizzi e le prime proposte.
Il Lid’A pone l’attenzione, anche in questa esperienza chiaramontana, per la riaffermazione di un mondo fisico, la ricerca di architetture per luoghi antropici, diversi fra loro in rapporto alle varietà geografiche, storiche e relazionali, in grado di coniugare contestualmente il frutto delle conoscenze globali con i caratteri locali.
“L’architettura nasce nella storia e nella geografia”, afferma con convinzione la professoressa Laura Thermes.
E’ questo il principio che alimenta le ipotesi progettuali che i gruppi di studenti e docenti ormai portano avanti da qualche giorno.
Proprio con prof.ssa Laura Thermes, coordinatrice scientifica del progetto, è stato fatto il punto su questa prima settimana di lavori.
D) Siamo a metà del progetto, una sua riflessione sullo stato dell’arte.
R) Si siamo proprio a metà del laboratorio internazionale d’architettura. Poiché siamo a metà del guado non è ancora del tutto chiaro verso quali risultati si andrà. Questi primi giorni ci sono serviti per capire e prendere coscienza dell’identità di questo posto e di cominciare a capire come può essere interpretata e rappresentata. L’architettura, come la pittura, la scultura e altro, rappresenta la realtà e che se non c’è questa rappresentazione la realtà sfugge. Io scopro un paesaggio quando c’è qualcuno che l’ha fotografato, rappresentato. Scopro una città quando qualche letterato ha descritto una vita in quella città.
D) Tra i cinque temi che vi siete dati, secondo lei qual è quello più impegnativo?
R) Sono temi molto particolari e diversi l’uno dall’altro. Alcuni vanno verso l’individuazione di strategie urbana, un altro è un intervento su un sito specifico, altri stanno sperimentando la dimensione paesistica. Altri, ancora, stanno pensando come dotare di servizi questo centro che per quanto piccolo è congestionato, individuando delle aree di risulta nelle quali possono essere localizzati dei servizi importanti per regolare la vita urbana.
D) I ragazzi come stanno rispondendo a questa proposta?
Non dovrei essere io a dirlo. Basta girarsi intorno per vederlo. Rimangono nella Sala Sciascia fino alle ore 22 e la mattina alle ore 9,30 sono già al lavoro, interrompendo solo per un’ora. Man mano che cominciano a venire fuori delle proposte si appassioneranno sempre di più. Sono dei ragazzi splendidi e lo stanno dimostrando in tutti i sensi, perché aderiscono a questa iniziativa con entusiasmo e senza di loro non potrebbe concretizzarsi.
D) La logistica sta funzionando?
R) Il Comune di Chiaramonte Gulfi non può che avere i miei più che sinceri complimenti e ringraziamenti. Il coinvolgimento di tutta la Giunta è stato totale. Alcuni cittadini si sono avvicinati a questa esperienza con grande entusiasmo e direi in modo inaspettato. Spero che tutti noi saremo in grado di rispondere alle aspettative del Comune perche questa grande condivisione in qualche modo andrà ripagata.

La giornata si è terminata con due lezioni di architettura tenute dalla Professoressa Roberta Lucente dell’Università degli Studi della Calabria e del Professore Maurizio Oddo dell’Università degli Studi di Enna.
Quella da loro esposta è un’idea di architettura segnata da direttrici, allineamenti, intersezioni e centri gravitazionali, alternanza di spazi chiusi e aperti, densi e rarefatti; colori, suoni, essenze; di incontri personali e collettivi; geometrie di paesaggi costruiti in armonia fra natura e artificio. Con questi presupposti, che rappresentano la linfa dell’architettura, anche gli aspetti del linguaggio architettonico passano in secondo piano, poiché è convinzione comune che ogni espressione linguistica può essere interessante solo se correttamente interpretata.