Le ipotesi dei reato sono di furto venatorio (la fauna è patrimonio indisponibile dello Stato) e ricettazione.
di Redazione

Ragusa – Sono di Catania i tre bracconieri arrestati dalla polizia provinciale di Ragusa in un’area compresa tra Acate e Chairamonte.
La stagione venatoria è ancora chiusa, ma i tre cacciatori sono riusciti ad abbattere 91 conigli e hanno rubato decine e decine di pesche. I tre bracconieri sono stati sorpresi alla prime luci dell’alba da una pattuglia del nucleo venatorio in territorio di Charamonte Gulfi. Colti in flagranza di reato a bordo di una Fiat Punto sono stati arrestati e posti a disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Ragusa Claudia Maone.
Si tratta di Santo e Francesco Oglialoro di 61 e 31 anni, originari di Ramacca e di Rosario Renna, di 42 anni, originario di Grammichele. Oltre alla selvaggina nella loro auto sono state rinvenute un coltello e l’asta poggiamano di un fucile tipo doppietta con matricola abrasa, nonché un faro con batteria. Gli agenti della polizia provinciale hanno sequestrato anche l’auto perché senza copertura assicurativa.
Le ipotesi dei reato sono di furto venatorio (la fauna è patrimonio indisponibile dello Stato) e ricettazione.
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