E’ un 43enne algerino
di Redazione
Vittoria – L’attività di contrasto allo spaccio di sostanza stupefacenti nell’ ambito della giurisdizione della Compagnia di Vittoria ha subito ieri un duro colpo: infatti i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, al termine di un mirato servizio, hanno tratto in arresto:
– MESLEM BRAHIM, algerino cl. 70, domiciliato Vittoria, celibe, convivente, nullafacente, pregiudicato per reati specifici e contro il patrimonio, poiché, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare effettuata congiuntamente dai militari dell’Aliquota Radiomobile di Vittoria e dai Carabinieri della Stazione di Scoglitti con il supporto di dell’unità cinofila “Ivan” del Nucleo Cinofili di Nicolosi, veniva rinvenuto all’interno del bagno un borsello nero contenente nr. 29 “panetti” di sostanza stupefacente del tipo “hashish” per un peso complessivo di kg. 4,300 circa.
A seguito della sua condotta, il MESLEM è stato arrestato e condotto presso la caserma di Via Garibaldi, sede della Compagnia, da dove al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata è stata già inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne l’effettiva composizione: si sarebbero potute ricavare circa 22.000 dosi con un principio attivo pari al 12,3% pertanto superiore alle percentuali medie in circolazione. Pertanto la sostanza sequestrata complessivamente avrebbe potuto fruttare circa 30.000 euro qualora venduta al dettaglio nelle piazze dell’Ipparino.
Complessivamente, con l’arresto del MESLEM sono 53 le persone tratte in arresto nell’anno 2013, nell’ambito della “lotta alla droga” nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria.
L’”HASHISH”
Si tratta di un ingente sequestro di questa sostanza stupefacente che va ad aggiungersi ai restanti quantitativi già recuperati nel corso del 2013 nelle diverse operazioni antidroga portate a termine dai reparti della Compagnia di Vittoria.
La notizia negativa è l’incremento dello spaccio e del conseguente consumo dei derivati della “cannabis indica”, sia sotto forma di “marijuana” che “hashish”. Infatti, dall’inizio dell’anno sono circa 10 i kilogrammi di queste sostanze sequestrate nelle varie operazioni nei Comuni di Vittoria, Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi. Inoltre, sono oltre 50 gli assuntori segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa e Caltanissetta nell’anno 2013.
Dalla pianta della “cannabis” (ed in particolare dalla specie “indica”) si ricavano diverse droghe: HASHISH che è la resina pressata ricavata dei fiori ed impastata con miele o grassi vari e la MARIJUANA che è una miscela di alcune parti essiccate della pianta, soprattutto le foglie e le infiorescenze. Si tratta in entrambi i casi di sostanze psicoattive che differiscono tra loro per la diversa quantità di principio attivo con proprietà allucinogene. Questi, in breve, gli effetti dei “cannabinoidi” sulla salute:
– compromissione della memoria a breve termine e deterioramento della capacità di eseguire compiti che richiedono più operazioni mentali per raggiungere una particolare meta (cosiddetta “disintegrazione temporale”).
– l’equilibrio e la stabilità della postura sono influenzati anche a basse dosi e questi effetti sono più evidenti quando il soggetto ha gli occhi chiusi. Si può dimostrare una diminuzione della forza muscolare e della fermezza delle mani;
– i processi più complessi (tra cui la percezione, l’attenzione e l’elaborazione delle informazioni che intervengono nella guida di autoveicoli e velivoli) vengono compromessi da dosi equivalenti a 1 o 2 sigarette (la compromissione ha una durata di 4-8 ore, molto più lunga del tempo durante il quale il consumatore percepisce gli effetti soggettivi del farmaco);
– i consumatori cronici di marijuana possono presentare: apatia; tristezza; compromissione del giudizio, della concentrazione e della memoria; perdita di interesse per il proprio aspetto e per il raggiungimento delle mete tradizionali (cosiddetta “sindrome amotivazionale”).
Il metodo di produzione dell’hashish è diverso a seconda del suo paese di origine:
L’Hashish che viene prodotta nei paesi asiatici (Nepal, Afghanistan, India, Pakistan e nei paesi intorno all’Himalaya) viene prodotta strofinando le piante vive con le mani. Il principio è quello di fare aderire la resina, morbida ed appiccicosa alle mani per poi raschiarla via (questo tipo di hashish in India si chiama charas). Questa resina viene quindi impastata in pani (in genere da 100 gr) praticamente pronti per essere consumati. In genere i pani vengono pressati a mano con l’aggiunta di te o acqua (le migliori qualità dell’hashish afghano sono firmate con lo stemma della famiglia che le ha prodotte). Ha un colore marrone scuro esternamente mentre all’interno è più chiaro.
o L’Hashish del Medio Oriente (Marocco, Turchia e Libano) è invece prodotta setacciando i fiori femminili secchi fino a quando non rimane una polvere resinosa (con un’unica eccezione il Kashmir dove è prodotta a mano come nel Nepal e Afghanistan). Questa polvere composta da resina e foglie, viene riscaldata e quindi compressa per formare blocchi o pani. Questo tipo di hashish è di solito più duro e secco del precedente ed il colore varia dal giallo al rosso, al marroncino. Guardando all’interno si dovrebbero vedere le piccole gocce di resina di cui è fatto questo tipo di hashish.
La qualità dell’hashish è influenzata anche dalle volte che la pianta viene setacciata, dalla quantità di resina e di foglie. La prima raccolta è ovviamente quella che fornisce il prodotto migliore. Una volta ottenuta, viene sigillata con del cellofan o con dei panni di lino.
Tutti i tipi di hashish sono solidi, ma variano nella compattezza (dal morbido, al gommoso, al polveroso sino al duro) nei colori (dal verde al marrone al nero), nel gusto e nell’aroma. Queste differenze dipendono da vari fattori: la fascia geografica di coltivazione, il metodo di produzione e anche dai materiali di taglio. Infatti l’hashish può essere tagliato per aumentarne la quantità o migliorarne la consistenza con molte sostanze quali ad esempio l’henne, la sabbia, il catrame, con tutti i tipi di olio incluso quello di palma e di cocco. La percentuale di principio attivo (THC) nell’hashish oscilla tra il 2 ed il 10%. L’hashish si conserva per circa 2 anni, dopodiché perde totalmente i suoi effetti. La perdita di THC anche se conservata in condizioni ottimali è stimata in circa il 5% mensile.
IVAN L’”INFALLIBILE”
Ancora una volta fondamentale si è dimostrato il fiuto di “IVAN”, il labrador retriver del Nucleo Cinofili di Nicolosi, donato all’Arma da un militare del Centro Carabinieri Cinofili di Firenze e specializzato antidroga, che ha messo a segno l’ennesimo colpo. Solo 10 giorni fa, Ivan aveva contribuito a recuperare 10 chili di cocaina a Misterbianco, ove era stata anche scoperto un vero e proprio arsenale, il tutto nascosto dentro vari nascondigli ricavati in doppie pareti nella cucina. L’ultima operazione del “cucciolo” (infatti ha solo 3 anni) nell’ipparino risale invece al 15 novembre u.s. quando aveva scovato gr. 215 circa complessivi di “marijuana” suddivisa in nr. 19 involucri in una buca praticata sul pavimento e coperta da una lavatrice all’interno di un appartamento di Vittoria, consentendo l’arresto del giovane pusher.
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