L'Italia all'avanguardia
di Redazione

Arriva il registro telematico del vino che sarà attivo, pienamente operativo e obbligatorio dal 1 gennaio 2017 e consentirà di eliminare i registri cartacei, compresi gli adempimenti connessi con la vidimazione. Lo scopo? Tagliare la burocrazia, piaga del Paese e soprattutto consentire di avere i dati della produzione in tempo reale, trasformado così l’Italia in un Paese all’avanguardia in questo settore di produzione. Si chiamerà Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).
Fino al 30 aprile 2017, però, ci sarà una fase di transizione: in sede di controllo gli operatori potranno giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati.
Sono obbligate ad avere il registro le persone fisiche e giuridiche e le associazioni. Inoltre, il registro è obbligatorio anche per i titolari di stabilimenti o depositi che eseguono operazioni per conto di terzi che devono effettuare le registrazioni nel proprio registro telematico, distintamente per ciascun committente, indicando i vasi vinari utilizzati.
Obbligatorio anche per i titolari di stabilimenti di produzione o imbottigliamento dell’aceto che devono effettuare le registrazioni di carico e scarico e di imbottigliamento e per i titolari di stabilimenti che elaborano bevande aromatizzate a base di vino.
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