Attualità
|
24/07/2007 07:54

Arsenico nella sabbia del porto

di Redazione

Una presenza eccessiva di arsenico nelle sabbie che da mesi stazionano nella diga foranea del porto di Donnalucata. Serviranno nuove analisi nel tratto di mare prospiciente il porto, per verificare se la presenza della sostanza tossica, dovuta alla putrefazione delle alghe, ha superato i livelli di guardia e se è uniformemente riscontrabile nei dintorni. Si complica la vicenda del dragaggio dopo che alcune analisi condotte al porto di Donnalucata hanno dimostrato come la forte puzza e l’odore nauseabondo che soprattutto, all’alba, quando l’aria è ferma, rende inavvicinabile l’immondezzaio rappresentato dallo scalo di alaggio, è dovuta a presenza di arsenico.
«Ci sarebbero le condizioni di pericolo per la salute pubblica sufficienti per un intervento di somma urgenza -denuncia un pescatore-, ma siccome nessuno paga per quello che sta succedendo, nessuno interviene». E’ da novembre che la diga foranea si è insabbiata e inalgata. E’ diventata una sorta di ritrovo per topi, alcuni dei quali trovati morti, forse avvelenati dall’elevata presenza di arsenico riscontrata nella sabbia, diventata un cocktail esplosivo. L’arsenico è molto simile al suo omologo, il fosforo, e si comporta in maniera non dissimile in molte reazioni biochimiche. Chiaramente, non ci sono rischi per le persone (bisognerebbe mangiare sabbia per avere delle conseguenze sulla salute delle persone), ma ci sono momenti della giornata in cui l’aria al porticciolo è irrespirabile. Il consiglio comunale ha appostato 20 mila euro in bilancio per dragare il porticciolo. Il sindaco sostiene che la competenza è della Regione, proprietaria del porto. Ma fino a quando non saranno condotte le analisi per verificare se la presenza di arsenico è omogenea nel tratto di costa, non sarà possibile intervenire. Nel caso l’indice di presenza di sostanza tossica sia troppo elevato, la sabbia in questione sarebbe classificata come «rifiuto speciale», con le conseguenze che ne deriverebbero sul piano economico. Purtroppo, le alghe stagnanti nella diga foranea, andando in putrefazione, avranno favorito una concentrazione anomala dentro quello specchio d’acqua.