di Redazione
Il commissariamento delle Asi deciso dall’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, ha spiazzato tutti. Ha spiazzato Gianfranco Motta che, dopo aver fatto carte false per assicurarsi la rielezione al vertice dell’ente consortile, si è visto, adesso, esautorato.
Ma cosa succederà? Chi prenderà il suo posto? Oppure verrà di nuovo riconfermato Motta? Sul fronte Pdl non si muove nulla. Salvo Mallia, attuale assessore provinciale al Territorio e ambiente, che ai tempi della rielezione di Motta era stato fiero oppositore di quest’ultimo, non ne vuole neppure sentire parlare di una eventuale riproposizione della candidatura al massimo vertice dell’ente consortile. Come dire che Mallia, per ora, sta bene dove sta. E quindi? Movimenti non ce ne sono. La politica, dopo la stagione estiva, deve ancora rimettersi in moto. E proprio con riferimento all’Asi non può essere presa alcuna decisione se prima non si saprà quali sono le regole del gioco, vale a dire quali e quanti i componenti del consiglio di amministrazione e quali le modalità di elezione, che però dovrebbero essere riconfermate, del presidente.
E mentre Motta si lecca le ferite, prova a comprendere in che modo potrebbe essere garantita una sua eventuale rielezione. Stavolta, però, il passo da compiere appare molto difficile.
Il presidente commissariato, ad ogni modo, si consola con i proverbi. “Non c’è due senza tre” potrebbe essere un buon inizio.
Telenova
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