Dal 1988, il primo Dicembre in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro. È stata la prima giornata mondiale della salute ed è divenuta una delle principali ricorrenze e un'opportunità fondamentale per sensibilizzare sul problema, esprimere solidarietà alle persone affette da questa sindrome e commemorare coloro che hanno perso la vita, anche a causa di malattie correlate. Nel mondo sono circa 36,7 milioni le persone che hanno contratto il virus dell’AIDS e, nonostante la sindrome sia stata identificata nel 1984, oltre 35 milioni di persone sono morte a causa del virus, una delle epidemie più distruttive della storia. Da allora sono stati fatti progressi scientifici per il trattamento dell'AIDS, sono state adottate leggi per proteggere le persone affette dalla sindrome e si hanno più strumenti per comprendere la condizione delle vittime. Nonostante questo, 1,8 milioni di persone hanno contratto l'AIDS nel 2016 e un milione di persone ha perso la vita per cause associate a questa malattia. La ragione del persistere di questa sindrome risiede soprattutto nel fatto che a livello mondiale vi è ancora scarsa consapevolezza e conoscenza di come prevenirla. Da ciò derivano anche le gravi forme di discriminazione nei confronti dei malati. Il nuovo rapporto di UNAIDS mostra che l'accesso alle cure è aumentato in modo significativo. Nel 2000, solo 685 000 persone affette da HIV avevano accesso alla terapia antiretrovirale. Nel 2000, solo 685 000 persone affette da HIV avevano accesso alla terapia antiretrovirale. Nel giugno 2017, circa 20,9 milioni di persone hanno avuto accesso alle medicine salvavita. L’accesso alle terapie riduce la possibilità di trasmissione di circa il 97%, soprattutto dalle madri ai bambini. Una crescita così significativa non avrebbe potuto avvenire senza il coraggio e la determinazione delle persone che convivono con l'AIDS e che lottano affinché i diritti delle persone colpite vengano rispettati.
La prevenzione dell'HIV come priorità della sanità pubblica
Oggi la sfida è quella di garantire che i 17,1 milioni di persone bisognose di cure, tra cui 1,2 milioni di bambini, possano accedere ai medicinali. È fondamentale mettere la prevenzione dell'HIV come priorità nella programmazione della sanità pubblica, in particolare nei paesi in cui le infezioni da HIV sono in aumento. La giornata mondiale contro l'AIDS rappresenta così un’importante occasione per promuovere prevenzione e assistenza, combattere i pregiudizi e sollecitare i governi e la società civile affinché vengano destinate risorse appropriate per la cura e le campagne di informazione. Ogni anno, durante la giornata celebrativa si svolgono centinaia di eventi per sensibilizzare ed esprimere sostegno alle persone colpite. La giornata è inoltre un'opportunità per raccogliere fondi e rimarcare la necessità di difendere i diritti delle persone che convivono con l'AIDS. L’UNAIDS, Programma Congiunto delle Nazioni Unite per l'AIDS/HIV guida la campagna per la Giornata mondiale contro l'AIDS e dal 2004 seleziona il tema della giornata in consultazione con la società civile, le organizzazioni e le agenzie governative coinvolte nella lotta contro l'AIDS. Si ha l'opportunità di mostrare solidarietà verso le vittime indossando un nastro rosso durante la giornata.
Giornata Mondiale contro l'Aids: l'importanza di fare il test
Il virus dell'Hiv si trasmette per via sessuale, attraverso rapporti non protetti - attualmente la via di diffusione largamente prevalente - o tramite sangue infetto. Lo trasmissione per via endovenosa, che ha determinato gran parte della diffusione del virus in Italia negli anni 80-90, causa ancora una piccola percentuale di nuove infezioni. L'infezione ha una lunga fase asintomatica nel corso della quale può essere diagnosticata solo con il test per l'Hiv. Si tratta di una infezione non guaribile, ma curabile. Prima si scopre l’infezione e si agisce, meglio è: è importante per l'efficacia della terapia e per ridurre la trasmissione del virus. Nella giornata del Primo Dicembre In Emilia-Romagna chi effettua il test Hiv può, gratuitamente e nella stessa occasione, effettuare anche un l'esame sierologico per il Covid-19.
Giornata mondiale contro l'Aids: calano le infezione in regione, i dati del Riminese
In occasione della Giornata Mondiale contro l'Aids in programma martedì 1 dicembre, la Regione Emilia-Romagna insieme a HelpAids lancia una nuova campagna di sensibilizzazione e comunicazione, “Proteggersi, proteggere - Vivere con l'HIV oggi”. Una iniziativa che vuole coniugare l'attenzione alla prevenzione, diffondendo buone pratiche per evitare il contagio, con quella alla diagnosi precoce, e insieme combattere stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone positive all'Hiv o malate di Aids. Una campagna che quest'anno dispone anche di un ulteriore strumento molto concreto: da fine novembre, per decisione della Regione assieme alle Aziende sanitarie, in Emilia-Romagna chi effettua il test Hiv può, gratuitamente e nella stessa occasione, effettuare anche un test sierologico per il Covid-19.“
Giornata mondiale contro l'Aids: calano le infezione in regione, i dati del Riminese
L'iniziativa, oltre a favorire la partecipazione allo screening per Covid-19, ha in particolare l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull'importanza del test Hiv, soprattutto in un periodo in cui la pandemia e le misure necessarie per il suo contenimento hanno inciso sulle possibilità di accesso al test. L'opportunità di effettuare il test sierologico, con adesione su base volontaria, è rivolta a tutti coloro che effettuano il test Hiv e sono assistiti in Regione.