di Ansa
PALERMO, 10 OTT I giudici della prima sezione
penale del tribunale di Agrigento hanno condannato a 5 mesi e 10
giorni di reclusione il sindaco di Aragona (Agrigento), Giuseppe
Pendolino, imputato di abuso di ufficio. Il verdetto del
collegio, presieduto da Alfonso Malato, apre le porte alla
sospensione da parte del prefetto ai sensi della legge Severino.
Pendolino, riconfermato lo scorso 12 giugno e candidato non
eletto alle elezioni regionali del 25 settembre, è stato
riconosciuto colpevole di avere commesso un abuso nel rimuovere
dall’incarico l’ingegnere Salvatore Chiarelli, “colpevole” di
non essersi prestato ad assecondare alcune sue richieste.
Secondo l’accusa, il sindaco avrebbe cercato di costringere
l’allora responsabile dell’ufficio tecnico a mettere le carte in
regola su un immobile abusivo e consentire, quindi, a una
parente di venderlo. Le pressioni di Pendolino sarebbero state
finalizzate anche a revocare la consistente sanzione
amministrativa che, per prassi, viene comminata dagli uffici
quando si accertano violazioni edilizie.
Il dirigente ha denunciato il sindaco e si è costituito parte
civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante: i giudici
hanno stabilito che dovrà risarcirlo.
I difensori del sindaco, gli avvocati Loredana Danile e
Donatella Miceli, al contrario, avevano sostenuto che
“l’ingegnere Chiarelli fu sostituito nell’ambito di una prevista
rotazione finalizzata a razionalizzare la macchina burocratica.
Non c’è stata mai alcuna pressione indebita, semmai nel corso
degli anni ci sono state ripetute inefficienze da parte di
Chiarelli che fu sottoposto ad una sanzione disciplinare”.
(ANSA).
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