Un coleottero importato per errore è diventato una seria minaccia per una delle piante più iconiche del Mediterraneo: il fico. Si chiama Aclees Taiwanensis: ecco perché il punteruolo nero è considerato una minaccia.
Il punteruolo in questione è della stessa famiglia del Punteruolo rosso, solo che il nero si nutre del legno della pianta del fico. Identificato per le prima volta nel 2005 in Toscana, ha oggi già raggiunto la Calabria.
Il punteruolo del fico, è una specie originaria di Taiwan, accidentalmente introdotta in Europa. Il primo ritrovamento in Italia risale al 2005 in Toscana, in un vivaio di Pistoia. La specie è oligofaga su piante del genere Ficus, risultando come una minaccia per il fico comune, Ficus carica. Gli adulti si nutrono di foglie e infruttescenze in maturazione, rendendole incommerciabili. Ma il danno maggiore è causato dalle larve xilofaghe che, scavando gallerie di alimentazione all’interno del tronco e delle radici superficiali, compromettono il flusso linfatico dell’albero.
Difficoltoso da rintracciare tempestivamente rappresenta uno dei maggiori limiti al controllo dell’insetto e nonostante la sua dannosità attualmente non esiste alcun Regolamento comunitario o normativa nazionale che individui una lotta obbligatoria per limitarne la diffusione, in quanto non è considerato una specie invasiva da quarantena.