di Ansa
CATANIA, 10 FEB Carabinieri del Nas di Catania
hanno sequestrato oltre 20 tonnellate di prodotti alimentari
scaduti e in grandissima parte con nuove etichette o
riconfezionati per allungare nel tempo la loro ‘validità’ al
consumo. Il ‘riciclo’ alimentare illegale, secondo l’accusa, era
gestito da una coppia cinquantenne, in passato al centro di
analoghe indagini e che è stata denunciata in stato di libertà.
Secondo gli investigatori, avrebbe “congegnato un sistema di
vendita sottobanco di migliaia di confezioni contraffatte”.
I militari dell’Arma del Nucleo antisofisticazioni in un
deposito hanno scoperto decine di migliaia di prodotti
confezionati scaduti che ancora riportavano la vecchia
etichetta. Erano snack alimentari, succhi di frutta e bibite:
alimenti, ricostruiscono i carabinieri del Nas, facilmente
smerciabili soprattutto con la vendita da parte di ambulanti. In
un locale attiguo, invece, sono stati rinvenuti i macchinari e
le attrezzature utilizzate per la contraffazione delle
confezioni scadute, compresi un sigillatore automatico, una
etichettatrice professionale, diverse bobine di etichette,
inchiostri, sverniciatori e circa un migliaio di confezioni
appena contraffate e con etichette che avevano una nuova data di
scadenza, pronte per essere rimesse in vendita attraverso i
normali canali commerciali.
L’indagine dei carabinieri del Nas di Catania è scaturita da
operazioni di sequestro di prodotti dolciari scaduti, condotte
durante le feste di Pasqua del 2021 nel centro della città e in
un deposito alimentare dell’hinterland etneo. I militari
dell’Arma hanno “ricostruito i percorsi commerciali,
rigorosamente sottobanco, di svariate tipologie di prodotti
scaduti provenienti anche da altre province siciliane, che
venivano sapientemente rietichettati e spesso anche
riconfezionati, difficilmente distinguibili dai prodotti
originali”. Il blitz ha interessato diversi siti dislocati
nell’area nord dell’hinterland catanese. (ANSA).
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