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Ancora sbarchi e trasferimenti a Lampedusa

https://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/19-09-2023/1695147317--news-ragusa.jpg&size=750x500c0 Ancora sbarchi e trasferimenti a Lampedusa


Le spiagge della Guitgia e di Cala Croce sono ancora piene di turisti: chi fa il bagno, chi prende il sole sorseggiando una bibita. Buttando l'occhio verso l'orizzonte, inevitabile il commento: "Ne stanno arrivando ancora!". Si è allentata, ma non c'è stato alcuno stop, la tensione per gli arrivi di barchini o di migranti soccorsi dalle motovedette. Oggi, sono stati dieci gli approdi a Lampedusa con un totale di 402 migranti. Stando a quanto riferito da chi approda a molo Favarolo (bengalesi, egiziani, pakistani, siriani e tunisini,) non c'è soltanto - e questo accade da alcuni giorni - il fronte tunisino aperto, ma anche quello libico. Nelle ultime ore sono sempre di più coloro, giovanissimi per la maggior parte, che riferiscono di essere salpati da Zuwara. La spola dei pullman della Croce rossa continua, da molo Favarolo verso l'hotspot dove, all'ora di pranzo, c'erano 1.136 persone. Nel pomeriggio, la polizia, ha scortato 180 migranti all'aeroporto da dove, su volo Oim, sono partiti per Bergamo.

Tutti, scendendo dal bus della Cri e camminando verso la pista, avevano lo sguardo stranito, forse anche preoccupato. Per molti di loro, se non tutti, è stato il battesimo dell'aria: hanno attraversato il deserto, camminato per giorni a piedi e hanno fatto un viaggio di due o quattro giorni in mare. Ma l'aereo non l'avevano mai preso. Volontari e medici della Croce Rosse hanno anche cercato di supportarli psicologicamente per evitare che andassero in panico. In mattinata, su disposizione della prefettura di Agrigento, 450 sono stati, invece, imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che è arrivato a Porto Empedocle in serata. I trasferimenti sono ripresi a pieno ritmo. Sul molo di Porto Empedocle, all'alba, c'era anche il prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Ha voluto vedere con i suoi occhi che, dopo l'attracco del traghetto Cossyra proveniente da Lampedusa e lo sbarco dei 190 migranti, tutto fosse in ordine. All'arrivo della motonave, nella tensostruttura c'erano poco meno di 300 persone, tutte erano all'interno delle tende e il piazzale era vuoto. Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello ha ricevuto la telefonata del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che gli ha manifestato la vicinanza del governo. Piantedosi lo ha rassicurato in merito alla conclusione dei lavori per la creazione, nell'area finale del porto, dell'hotspot. Un centro che sarà raggiungibile, lungo vie interne, dai migranti trasferiti da Lampedusa, che non verranno visti dalla popolazione. "I lavori per la creazione dell'hotspot di Porto Empedocle stanno proseguendo alla massima velocità possibile. Contiamo in una sostanziale anticipazione rispetto al termine di fine lavori che è fissato per novembre - ha spiegato il prefetto Romano - . L'hotspot sarà collegato a quello di Lampedusa dalla stessa gestione, la Croce Rossa.

I due hotspot devono essere visti come una sorta di ponte: quello di Lampedusa accoglie in prima battuta e quello di Porto Empedocle instrada, il più velocemente possibile, verso i pullman. Sarà strutturato come una sorta di stazione dei bus, con una corsia protetta di entrata e uscita e con lettini in numero sufficiente per ospitare diverse centinaia di persone per una o, al massimo, due notti". Sul fronte opposto, quello di Lampedusa, per domani pomeriggio è stata convocata una nuova assemblea cittadina. Verrà ribadito "il no alla realizzazione della tendopoli a Capo Ponente e il no a qualsiasi struttura legata alla gestione dei migranti o ad attività militari". "Se a Lampedusa avessimo messo mani e pensieri 25-30 anni fa, forse non saremmo arrivati a questo", dice l cantautore romano Claudio Baglioni che, dal 2003 al 2012 con il festival O' Scià, si è impegnato in prima persona per sensibilizzare sul problema dei migranti. E domani arriverà a Lampedusa il leader del M5s, Giuseppe Conte.


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