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28/07/2023 09:59

Andrea Purgatori, oggi i funerali, l’esito dell’autopsia

Andrea Purgatori, oggi i funerali a Roma nella Chiesa degli Artisti

di Redazione

Andrea Purgatori, oggi i funerali, l'esito dell'autopsia
Andrea Purgatori, oggi i funerali, l'esito dell'autopsia

Roma – Si tengono oggi, dalle 10, nella chiesa degli Artisti di Roma, a Piazza del Popolo, i funerali del giornalista Andrea Purgatori, morto il 19 luglio all’età di 70 anni. Intanto emergono nuovi dettagli sulle cause del decesso: l’autopsia effettuata sul corpo del reporter, a cui era stato diagnosticato un tumore ai polmoni tre mesi fa, ha evidenziato anche problemi cardiopolmonari.

Le indagini per omicidio colposo
Soltanto tra qualche settimana si avrà un quadro completo su quelle che erano le condizioni di salute di Purgatori prima della morte, quando saranno disponibili anche i risultati della tac, dei prelievi e di altri esami effettuati, anche per verificare l’eventuale presenza di infezioni. Sulla scomparsa del giornalista indaga la Procura di Roma: i pm hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo che vede indagati due medici della clinica romana Pio XI, una delle strutture dove Purgatori era stato in cura. Gli inquirenti si sono mossi dopo la denuncia dei familiari del reporter, secondo cui potrebbe esserci stato qualche errore nella diagnosi della sua malattia e di conseguenza anche nelle cure ricevute. La stessa clinica Pio XI ha comunque precisato che Purgatori nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.

Come è morto Andrea Purgatori
Si cerca l’eventuale nesso fra la morte del giornalista Andrea Purgatori e «i comportamenti del personale sanitario» che lo ebbe in cura. Il pm Giorgio Orano ha conferito ieri al professor Luigi Marsella del Policlinico di Tor Vergata l’incarico di accertare cause e «ogni altra circostanza utile» a raggiungere una verità sul caso Purgatori. Attraverso la formulazione di un maxi-quesito dalle caratteristiche generali si chiede agli esperti «se siano state rispettate nel caso di specie le raccomandazioni indicate nelle linee guida pubblicate dalla legge 24/2017 o, in mancanza, le buone pratiche clinico assistenziali» avendo cura di precisare se «vi sia stato un errore di esecuzione nella concreta pratica sanitaria».

Un interrogativo di grande ampiezza al quale gli esperti risponderanno nei prossimi giorni (l’autopsia sarà eseguita nel pomeriggio di mercoledì). L’inchiesta dei magistrati romani vede iscritto per omicidio colposo, oltre al professor Gianfranco Gualdi della clinica privata Pio XI, anche il suo braccio destro Claudio Di Biasi: entrambi sono assistiti dal difensore Fabio Lattanzi. Il quadro investigativo appare particolarmente complicato perché, nel fulmineo progredire della sua malattia, il giornalista aveva chiesto differenti pareri. «Gli esperti, alcuni veri e propri luminari, si erano divisi riguardo alla diagnosi di metastasi cerebrali formulata per la prima volta il 25 aprile, in maniera perfino clamorosa — riferisce la famiglia —. Negli ultimi tempi si sarebbe verificata una lite tra esperti riguardo ai risultati di una Tac». Di qua il professor Gualdi, convinto dell’esistenza di un tumore che dal polmone si era diffuso al cervello. Di là altri esperti, fra i quali il professor Alessandro Bozzao (ordinario di Neuroradiologia alla Sapienza), certi che vi fossero solo ischemie diffuse. La diagnosi di Gualdi, tuttavia, appare contrastata anche dai medici del centro Humanitas di Rozzano ai quali Purgatori aveva deciso di rivolgersi quando l’esito dei trattamenti radiologici era apparso dubbio. Anche questi avevano sostenuto che vi fossero solo ischemie diffuse. Due gli interrogativi sollevati dai pm e ai quali i periti dovranno provare a rispondere: Purgatori è stato sottoposto a una terapia erronea? E questo ha inciso sulle sue aspettative di vita?

Tra le ipotesi prende forma quella che a causare il decesso del giornalista, debilitato anche dalla radioterapia, possa essere stata un’infezione, una pericardite settica.

Andrea Purgatori, le indagini sulla morte: i risultati dell’autopsia. A settembre altri esami

Una delle cause della morte di Andrea Purgatori risalirebbe a un problema cardiopolmonare, ma per avere un quadro più chiaro e completo bisognerà attendere settembre con altri esami.

Nella serata di mercoledì si è conclusa al policlinico di Tor Vergata una prima parte di esami sul corpo del giornalista morto la scorsa settimana. Un elemento importante nelle indagini per la sua morte. A quanto si apprende sarà necessario un approfondimento, rinviato al 6 settembre. Un quadro, quello emerso dall’esame autoptico, che necessita quindi di ulteriori approfondimenti anche sull’ipotesi di un’infezione. L’esame autoptico, a cui hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle parti, segue la tac effettuata martedì sempre nell’ambito degli accertamenti disposti dalla procura di Roma. Nel fascicolo aperto a piazzale Clodio in seguito all’esposto della famiglia del giornalista e coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco con il pm Giorgio Orano si procede per l’ipotesi di omicidio colposo.