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27/07/2021 11:36

Archeologia: ritrovata nave romana a 92 metri di profondità 

di Ansa

Archeologia: ritrovata nave romana a 92 metri di profondità
Archeologia: ritrovata nave romana a 92 metri di profondità

PALERMO, 27 LUG Un relitto romano del II secolo
avanti Cristo, a 92 metri di profondità nelle acque antistanti a
Isola delle Femmine, nel Palermitano, è stato individuato
durante una ricognizione effettuata dal personale della
Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana a bordo della
nave oceanografica Calypso South dell’Arpa Sicilia. Le prime
immagini sono state rilevate grazie a ‘Rov’, un robot guidato da
remoto. L’intervento degli esperti della Soprintendenza ha
consentito di confermare il ritrovamento, documentando la
presenza di un cospicuo carico di anfore, molto probabilmente di
tipo vinario, della tipologia Dressel 1 A.
   
“È forse uno dei ritrovamenti più importanti degli ultimi mesi
afferma l’assessore regionale dei Beni culturali, Alberto
Samonà ed ancora più significativo se si considera che è
frutto dell’azione congiunta di due organismi regionali. La
sinergia del lavoro dei tecnici dell’Arpa Sicilia e della
Soprintendenza del Mare, infatti, dimostra che la proficua
interazione tra le discipline legate all’ambiente e
all’archeologia può contribuire a far emergere dati
importantissimi ai fini dell’approfondimento degli studi sul
‘Mare nostrum'”.
   
“Arpa Sicilia dimostra di essere un’istituzione essenziale,
soprattutto se guidata bene e in stretto raccordo con
l’assessorato al Territorio e con tutta la Regione Siciliana
dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente,
Toto Cordaro e il recente ritrovamento archeologico
costituisce un ulteriore fiore all’occhiello del patrimonio
custodito nei nostri fondali, che sarà recuperato al più presto
e fornirà nuova linfa alla capacità attrattiva della nostra
Isola”.
   
“Il Mediterraneo ci restituisce continuamente elementi preziosi
per la ricostruzione della nostra storia legata ai commerci
marittimi, alle tipologie di imbarcazioni, ai trasporti
effettuati, alle talassocrazie, ma anche sottolinea la
Soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni dati relativi alla
vita a bordo e ai rapporti tra le popolazioni costiere. La
missione congiunta ha consentito, a distanza di poche settimane,
il secondo ritrovamento di eccezionale interesse che segue
quello del relitto coevo di Ustica” (ANSA).