di Ansa

Tredici mesi fa un grande rogo
distrusse l’azienda davanti gli occhi atterriti dei lavoratori e
di una decina di clienti, lasciando di sasso un’intera comunità
a Misilmeri (Pa) sconvolta e preoccupata per l’ipotesi che si
potesse trattare di un’azione dolosa, ma poi i rilievi
accertarono che le fiamme erano state scatenate da un corto
circuito.
Domani la famiglia Villafranca, dopo oltre un anno di
sacrifici, riapre la propria attività sotto l’insegna “La
bottega dei sapori”: rientrano quattro dei dieci dipendenti che
il 16 ottobre del 2022 persero il lavoro, gli altri sei
riuscirono a ricollocarsi nei mesi successivi all’incendio. Tra
i più felici per avere riavuto il posto c’è il lavoratore che fu
costretto a emigrare in Germania per continuare a sostenere la
propria famiglia, per lui un ritorno a casa. “E’ stata dura, ma
ce l’abbiamo fatta – dice l’imprenditore Antonino Villafranca –
Quell’incendio mandò in fumo dieci anni di vita. Non ho mai
pensato di mollare neppure davanti ai cumuli di cenere, mi sono
messo subito al lavoro per ripartire perché sentivo la
responsabilità di dieci famiglie”.
I danni furono ingenti, oltre 600 mila euro. Per rimettere in
piedi l’attività, l’imprenditore ha investito quasi 800 mila
euro, ricorrendo al credito bancario, perché l’assicurazione ha
rimborsato solo una piccola quota. Grazie al bonus per
l’industria 4.0, però ha potuto introdurre innovazioni
significative beneficiando del credito d’imposta. “Ripartiamo –
aggiunge – E lo facciamo con orgoglio”.
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