“Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede". Ne è convinto il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, intenzionato a scongiurare assembramenti e riunioni di Natale non solo in piazze e case ma pure nelle chiese.
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Le settimane bianche sulla neve, invece, pur essendo "fondamentali per la nostra economia, partiranno solo quando l'epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese e mezzo”. Piste e funivie si animeranno dunque proprio in extremis, per l'ultimo scorcio di vacanza invernale. La linea della prudenza prevarrà almeno “fino a marzo” avverte Boccia, avvisando che “sarà accompagnata da ulteriori misure di contenimento se il nostro comportamento non sarà sufficiente".