di Ansa
Allungano il passo le principali
borse europee dopo l’avvio positivo dei listini Usa dopo
l’indice manifatturiero di New York migliore delle stime (-4,6
punti anziché i -7 previsti).
Le migliori sono Milano e Madrid, con un rialzo dello 0,5%
circa, seguite da Londra (+0,44%), Parigi (+0,27%) e Francoforte
(+0,13%). In calo a 200,3 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita
di 1 punto al 4,77% e quello tedesco di 3,6 punti al 2,76%) nel
giorno dell’approvazione della manovra di governo. In calo il
dollaro a 0,94 euro, 0,82 sterline e 97.31 rubli. In llieve calo
il greggio (Wti -0,15% a 87,61 dollari al barile), mentre il gas
naturale scivola sotto i 50 euro al MWh, con i futur su novembre
in calo dell’8,678% a 49,3 euro. Stabile l’oro (+0,01% a
1.918,17 dollari l’oncia), in lieve crescita l’acciaio (+0,17% a
3.625 dollari la tonnellata).
Deboli i produttori di semiconduttori Aixtron (-3,36%) e
Infineonk (-1,32%), stabile invece Stm (+0,04%). Acquisti sui
petroliferi Shell (+1,39%), Bp (+0,86%) ed Eni (+0,81%), più
cauta invece TotalEnergies (+0,2%). Sugli scudi i bancari
polacchi Powszechna (+12,03%), Bank Polska (+13,6%) e Santander
Bank Polska (+7,91%), dopo le elezioni politiche nel paese, che
negli exit poll vedono prevalere lo schieramento favorevole
all’Ue. In luce anche Commerzbank (+4,47%), Virgin Money (+3,48%
e le italiane Banco Bpm (+2,69%), Unicredit (+1,59%) e Bper
(+2,4%). Più caute Mps (+1,15%), dopo uno scatto a seguito della
conferma dell’uscita del Tesoro entro la fine del 2024 da parte
del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e Intesa
(+0,81%).
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