Giarratana - Calaforno come metafora. Di una Italia che brucia uccidendo gli animali inconsapevoli e incolpevoli. Sono stimati in oltre 20 milioni gli animali selvatici arsi vivi negli incendi boschivi che hanno colpito l'Italia, soprattutto al Sud, dall'inizio dell'estate. A morire accerchiati dalle fiamme, disorientati e intossicati dalle colonne grigie di fumo che ne impediscono la fuga, ci sono numeri impressionanti di mammiferi, uccelli e rettili. Per contare solo i vertebrati, ai quali vanno aggiunti milioni e milioni di invertebrati.
Una strage che parte da lontano, si ripete drammaticamente ogni anno e che riguarda soprattutto il Sud. In Campania, Puglia, Calabria e Sicilia si concentra infatti il 55% degli incendi. Nel 2020, secondo i dati elaborati da Legambiente, gli incendi dolosi e colposi sono stati 4.233 e hanno toccato 62.260 ettari. E quest'anno le cose vanno anche peggio. Secondo i dati del Sistema europeo di monitoraggio, aggiornati all'8 agosto scorso, nel 2021 sono già 110 mila gli ettari andati in fumo. Di questi 100 mila sono terre siciliane, calabresi e sarde.