Per bloccare i disturbatori seriali occorre iscriversi a un registro, multe a 6 zeri per gli stalker
di Redazione

Roma – Sta per finire l’era delle telefonate commerciali non richieste da parte di call center. Forse. E’ infatti prevista entro il prossimo 27 luglio l’attivazione dei nuovi servizi del Registro Pubblico delle Opposizioni, una rivoluzione sul fronte del telemarketing che consentirà agli utenti di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte di poveri operatori (retribuiti a provvigioni) che scrivono e telefonano a rotta di collo per conto di società – tra cui ricchi colossi della telefonia mobile, nessuno escluso – che non si fanno scrupoli a tartassare la gente a ogni ora.
Salvo poi sparire per sempre, una volta firmato il contratto, in caso di bisogno di aiuto. Una piaga, un autentico stalkeraggio perpetrato spesso addirittura con voci registrate: un abuso vergognoso, della nostra privacy e della nostra pazienza. Per non parlare delle società finanziarie, che propongono vere e proprie truffe. Purtroppo il rischio “flop” è dietro l’angolo: la stretta non si applica ad esempio ai call center ubicati all’estero, dove le aziende impiegano personale per pagarlo meno, non sazie dei lauti guadagni fatturati ogni trimestre. Gli operatori illegali, inoltre, potrebbero continuare a molestare gli utenti senza il rischio di incorrere in sanzioni.
Ad ogni modo, per iscriversi al Registro e bloccare il trattamento dei propri dati personali, i cittadini ingiustamente vessati possono scegliere tra quattro modalità:
web (compilazione di un modulo elettronico),
telefono (chiamata al numero verde RPO)
email (invio tramite posta elettronica di un apposito modulo),
raccomandata.
L’operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. In caso di violazioni del Registro, gli operatori rischiano multe salatissime: sono previste infatti sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato annuo. Il consiglio, spassionato, è di iscriversi subito al Registro e denunciare gli illeciti così che imparino una buona volta la lezione.
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