Ragusa - È una storia bizzarra quella del Castello di Donnafugata, maniero di proprietà del Comune di Ragusa, su cui l’ente pubblico ha speso qualche milione di euro, in grado di fatturare 600 mila euro l’anno di biglietti di ingresso e con una procedura speciale di partenariato pubblico-privato vorrebbe affidarlo a 30 mila euro l’anno ai privati che chiedono di gestirlo. Una co-gestione, come ha sottolineato il sindaco Cassì.
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I fatti
Il 30 luglio 2024 la Logos di Saro Alescio e Civita Sicilia propongono al Comune di Ragusa di assumere la gestione del Castello di Donnafugata.
Appena due giorni dopo, il primo agosto, il sindaco Cassì fa una delibera di giunta, in pieno periodo di ferie, per avviare una procedura di affidamento a un privato da individuare, e il 12 agosto adotta una rettifica al bando pubblicato per 30 giorni per l’affidamento in coprogettazione della gestione bene immobile. In piena estate.
La gaffe clamorosa
Il dirigente del Settore XII del Comune nella sua Proposta di deliberazione, la n. 317 del 23 luglio 2024 scrive: “Preso atto che con nota acquisita al Prot. N. 91007 del 30 luglio 2024, di Logos Società Cooperativa e di Civita Sicilia …”.
Quindi, il 23 luglio il dirigente cita una proposta dei privati che è stata protocollata al Comune il 30 luglio, sette giorni dopo. Grande spirito predittivo del dirigente, che dire?
L’intervento del Prefetto di Ragusa
A fronte di una polemica montante su tempi, modalità, chiaro interesse di un interlocutore privato che si mostra già in fitta corrispondenza con Comune, il Prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri ha rimesso ordine all’iter travagliato dell’affidamento della gestione ad un partner privato del Castello Donnafugata. Il colpo di scena nella vicenda, è la partecipazione del Libero Consorzio al bando del Comune per la gestione del Castello di Donnafugata.
A seguito della riunione di martedì in prefettura, la Commissaria Straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Patrizia Valenti ha ringraziato il Prefetto per aver accettato la richiesta di convocare un incontro con il Comune di Ragusa, mediato e destinato a verificare la possibilità di una istanza di partecipazione del Libero Consorzio Comunale di Ragusa alla gestione del Castello di Donnafugata.
“Siamo convinti che, nella qualità di Ente pubblico, riusciremo a soddisfare gli interessi e gli obiettivi che il Comune vuole conseguire, e lo faremo senza la logica del privato che presuppone legittimamente la sussistenza di un utile. Investiremo quindi nel raggiungimento dell’interesse della comunità”, dice la Valenti.
“Abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto perché era opportuno un dialogo mediato, in quanto l’Ente comunale è comunque stazione appaltante e non ci è sembrato opportuno intrattenere rapporti diretti. Il Prefetto si è fatto garante di questa nostra azione che mira a mantenere il bene sotto la specifica tutela del diritto pubblico e sotto i controlli e le garanzie di legge”.
“Sono state offerte garanzie per una riapertura dei termini del bando e questo ci consentirà di condividere con la comunità provinciale questa iniziativa. Ho in programma di convocare subito l’assemblea dei Sindaci, allargata altresì alla deputazione regionale e nazionale, e ad altri stakeholder che ritengo opportuno siano sentiti nel medesimo contesto”, prosegue la Commissaria.
“Abbiamo già registrato l’interesse di diverse organizzazioni no profit che si occupano di Musei nazionali, di personaggi della cultura e del Teatro che intendono dare un apporto significativo. Stiamo valutando la forma. È certo dunque che parteciperemo al bando del Comune di Ragusa”.
Il Prefetto, nel corso dell'incontro di stamani, ha sottolineato l'importanza della convocazione presso la sede territoriale del governo, luogo vocato per trovare la soluzione migliore per la gestione del sito. Il Sindaco Cassì, invece, ha espresso tutta la sua amarezza per le polemiche sorte intorno alla decisione di affidare la gestione del castello ai privati, ribadendo che questa scelta è stata fatta per migliorare ulteriormente la qualità della struttura, che ha già beneficiato di ingenti investimenti negli ultimi anni.
Contrariato, amareggiato Peppe Cassì, davanti ai giornalisti, ha respinto con forza le accuse di aver orchestrato l'iniziativa per favorire qualcuno in particolare, affermando di rispondere solo alla comunità di Ragusa. Infine, Cassì ha annunciato la proroga del termine di scadenza per la presentazione delle proposte di ulteriori 30 giorni, auspicando la partecipazione del Libero Consorzio, che ha mostrato interesse a essere coinvolto.
Nella foto, il labirinto del Castello di Donnafugata.