Un pubblico nutrito, ieri ha atteso a Modica Catena Fiorello Galeazzo, per il firma copie dell'ultima fatica letteraria, Ciatuzzu
di Barbara Conti


Catena Fiorello Galeano è tornata a Modica, città cui è legatissima e dove viene sempre con enorme gioia, ieri sabato 18 febbraio, al Mondadori BookStore, per il firma copie della sua ultima fatica letteraria, Ciatuzzu.
Ciatuzzu è n romanzo che narra con la forza delle parole e la capacità di usarle che è propria del talento di Catena Fiorello, una storia degli anni ’60. Il suo 13esimo libro.
Con la sua verve, amabilità, la simpatia e la sua voglia di condividere con i lettori ciò che scrive, che sono proprie della scrittrice siciliana, Catena Fiorello ha firmato le copie di ‘Ciatuzzu’, edita Rizzoli. Catena Fiorello non si è risparmiata in chiacchiere e sorrisi con i suoi numerosi lettori che erano lì ad attenderla. C’era chi la incontrava per la prima volta e notava la forte somiglianza con i noti fratelli e chi invece da fedele lettrice la segue durante le sue tappe in Sicilia. A Modica i suoi fedeli lettori sono arrivati anche da Ispica, Marzamemi e da Ragusa.
“Questi non sono firma copie ma sono comitati elettorali”, ha esordito facendo il suo ingresso nella libreria con una delle sue solite dirette.
Una giornata scandite da 4 tappe in giro per la Sicilia che anche se impegnativa per Catena sono state motivo di gioia, chiacchiere, ristate e tante foto con le sue lettrici che come è solita fare ha “intervistato” durante le sue dirette social. A lei piace molto dialogare con i suoi lettori, scambiare impressioni e battute. Lettori e lettrici che ieri l’hanno omaggiata anche con il dolce tipico di Modica, le Impanatigghie.
Ciatu miu, respiro mio. Voce e forza dell’anima. Sua mamma lo chiamava sempre così. Quando Ciatuzzu deve dirle addio, ha solo nove anni…..
Ciatuzzu è un romanzo che narra una storia degli anni ’70. Una voce dell’anima; quella di un bambino che a 9 anni, vissuti in modo sereno e spensierato, perde, suo malgrado, la forza dell’amore materno. Dovrà fare i conti con l’assenza più grave, dovuta a quel terribile male gli porta la mamma. E poi lui, quando sembra avere ritrovato la sua dimensione e i suoi affetti, viene sradicato dalla sua Terra per andare in Belgio. Lontano da dove c’è quella mamma che lo chiamava ‘Ciatuzzu’
Il cuore del piccolo Nuzzo, orfano di madre, protagonista del nuovo romanzo di Catena, diventa grande nel modo più autentico, rimanendo “piccolo” quel tanto che basta per potersi amare e raccontare.
Catena Fiorello ci consegna un romanzo commovente sulle sfide della vita e sul potere della memoria. Perché, anche nei momenti più bui, il ricordo indelebile delle nostre radici e di chi abbiamo amato ci porterà lontano.
Catanese, classe 1966, Catena Fiorello è scrittrice, autrice e conduttrice televisiva. Ha collaborato al Festivalbar e come autrice a Buona Domenica, a Nati senza camicia su Rai3. Nel 2006 è autrice e conduttrice di Blog – reazione a catena su Rai 2, nel 2009 e nel 2011 de “L’isola del Gusto” su Alice. Nel 2013 pubblica Dacci oggi il nostro pane quotidiano, libro in cui spiccano le ricette di cucina povera della madre. Nel 2018 con Picciridda vince il Premio Elsa Morante Ragazzi. Dal romanzo, il regista Paolo Licata trarrà il film omonimo, presentato nella scorsa alla 65ª edizione del Taormina Film Fest.
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