Ragusa - Il monitoraggio Covid di oggi, venerdì 21 maggio, cambia rispetto al solito: il nuovo sistema di accertamento basato sull'incidenza dei contagi e sui ricoveri ospedalieri si affianca e diventa preponderante rispetto al vecchio indice di trasmissione e ai 21 parametri che definiscono il rischio complessivo. Tuttavia,il metodo non modifica il merito: da lunedì anche ultima regione arancione, la Valle d’Aosta, passerà in giallo; tutte le altre sono al momento da maglia gialla sia in base ai nuovi (tra 50 e 150 nuovi casi) che ai vecchi criteri (Rt sotto 1 e rischio basso o moderato). In 6 hanno attualmente numeri da zona bianca, cioè meno di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, nell'ordine: Molise (21), Sardegna (26), Friuli Venezia Giulia (29), Abruzzo (44), Liguria (42) e Veneto (48).
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La Sicilia (71) è la prima del drappello che rincorre: Calabria (74), Marche (76), Piemonte (77), Puglia (78), Toscana (86). Nella settimana 12-18 la fondazione Gimbe ha già evidenziato un crollo di oltre il 36% di nuovi positivi Covid in Sicilia. In aumento rispetto al -24% rilevato nella regione, nella settimana fino a domenica, dall’Ufficio statistica del comune di Palermo. Inoltre, per il dipartimento di Statistica dell'Università del capoluogo “le temperature più alte, tipiche dell’inizio dell’imminente estate, dovrebbero scongiurare peggioramenti”: tutte le regioni monitorate dalla loro piattaforma Covistat19 sono in linea col dato italiano. Unanimità anche sulla continua flessione di ricoveri, ordinari e in rianimazione.
Occorre però tenere la media per tre settimane, dunque le prime 3 passeranno di fascia il 31 maggio e le altre 3 dal 7 giugno. Le prossime in pole per il cambio del 14 giugno sono Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. A meno di brutte sorprese, anche la Sicilia potrebbe entrare dalla prossima settimana tra le candidate: dipenderà dai parametri degli ultimi 7 giorni che la cabina di regia di Roma rileverà nel pomeriggio. Ma il calo costante dei contagi, rafforzato dall’aumento della copertura vaccinale (per quanto lento procede anche sull’Isola), ha innescato un circolo virtuoso che sbiancherà quasi tutto il Paese entro giugno. Vuol dire via il coprifuoco, che a livello nazionale sarà abolito solo il 21, e tutto aperto: valgono solo le regole di comportamento su distanze e mascherine. Ma pure queste ultime sembrano avere i giorni contati.