Forlì - "Un’odissea". Sono le prima parole, riportate d, di una passeggera del volo della compagnia Aeroitalia che sabato è decollato alle 14.35 dall’aeroporto Ridolfi di Forlì in direzione Catania. Ma la sessantina di persone a bordo non è mai giunta nel capoluogo etneo. "Il volo è partito in orario - racconta la viaggiatrice al Resto del Carlino -, ma una volta arrivati nei pressi di Catania sono iniziati i problemi: il comandante ci ha comunicato che non potevamo atterrare, a causa di un incendio ai lati della pista". Nessuna alternativa: inagibile per forte vento l’aeroporto di Comiso, bloccati per traffico aereo Palermo e Trapani. "Abbiamo aspettato 45 minuti sopra Catania, poi ci è stato comunicato che saremmo dovuti tornare a Forlì: l’unica soluzione sarebbe stata atterrare a Fiumicino ma, non essendo inseriti nella lista voli, avremmo dovuto attendere un’altra ora e non avevamo carburante a sufficienza".Dall'ufficio stampa della Sac fanno sapere "che nessuna richiesta di atterraggio è arrivata da parte del comonadante e che l'aeroporto di Comiso era regolarmente aperto".
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L’aereo ha fatto quindi dietrofront al Ridolfi intorno alle 17.30 con la certezza che, dopo un rabbocco di carburante, sarebbe nuovamente ripartito per Catania. Macchè. "Non è mai successo – continua la donna –, mentre stavamo aspettando di risalire, ci hanno comunicato che il volo era stato cancellato: ormai era tardi e nessuno allo scalo romagnolo è riuscito a prendere altri aerei. Molti sono partiti ieri con altre compagnie da Bologna, io invece da Ancona. Un disagio notevole, a Catania avevo già prenotato hotel e macchina per sabato e degli amici mi stavano aspettando in aeroporto". I passeggeri hanno creato un gruppo whatsapp e contattato degli avvocati per fare causa alla low cost, che si difende affermando che "la cancellazione del volo è dipesa da cause di forza maggiore".