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27/02/2023 11:09

Concerto della Women Orchestra al Teatro Massimo

di Ansa

Concerto della Women Orchestra al Teatro Massimo
Concerto della Women Orchestra al Teatro Massimo

PALERMO, 27 FEB La “Women Orchestra” terrà un
concerto la sera del prossimo 5 marzo al Teatro Massimo per
raccogliere fondi necessari per aprire, a Palermo, un centro di
prima accoglienza per i ragazzi con dipendenze da droghe.
   
L’evento è stato voluto dalla famiglia e dagli amici di Giulio
Zavatteri, morto lo scorso anno, all’età di 19 anni, per
l’assunzione di sostanze stupefacenti. “Un evento dedicato alla
cultura e alla musica spiega una nota dell’ufficio stampa
della Women Orchestra ma anche all’informazione per il
contrasto all’uso delle droghe”. Il concerto (“Giulio è”) con la
partecipazione gratuita di diversi artisti che contribuiranno
alla causa di Francesco Zavatteri, padre di Giulio e
organizzatore di questa serata a lui dedicata”.
   
La Women Orchestra, l’orchestra siciliana tutta al femminile
diretta da Alessandra Pipitone, è spesso protagonista nelle
cause sociali.
   
“Ci teniamo particolarmente a promuovere questo evento
dichiara Pipitone perché siamo consapevoli di quanto si sia
esteso negli ultimi anni il problema della droga e dell’uso di
sostanze stupefacenti tra i giovani e gli adolescenti, di quanto
questi ultimi abbiano bisogno di importanti punti di riferimento
e di sostegno”. Si esibiranno, in tutto, una cinquantina di
artisti, gratuitamente. Ci saranno, inoltre, momenti dedicati al
ricordo di Giulio Zavatteri che, racconta il padre, era un
ragazzo che amava molto la musica e l’arte. La battaglia del
padre di Giulio riguarda in particolare il contrasto allo
spaccio e all’assunzione del crack tra i giovanissimi. “Ad oggi
dice Francesco Zavatteri contiamo ben 960 ragazzi
palermitani. Questi sono quelli certificati dal Sert, che fanno
utilizzo di questa sostanza stupefacente che li rende dipendenti
fin dall’inizio e fa perdere loro la percezione di sé stessi e
della loro vita. È necessaria la collaborazione di tutte le
istituzioni, professionisti e volontari per riuscire a
circoscrivere più possibile questo terribile fenomeno.
   
L’apertura de ‘La casa di Giulio’, centro per i ragazzi con
dipendenze da sostanze, vuole essere il primo passo per dire
stop alla rovina di tanti giovani e delle loro famiglie”.
   
(ANSA).