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Concorso Iblea Acque Ragusa, scoppia la polemica

Iblea Acque Spa, Mauro: "Chiarezza subito e invio degli atti alla Corte dei Conti"

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/23-08-2023/concorso-iblea-acque-ragusa-scoppia-la-polemica-500.jpg Concorso Iblea Acque Ragusa, scoppia la polemica


Ragusa - “Apprendo dagli organi di stampa di oggi di presunte irregolarità nell’ambito di assunzioni all’interno della società Ibla Acque s.p.a. -. Se tali notizie risultassero confutate , a tutela dei cittadini , chiedo al sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì di proporre una convocazione straordinaria e urgente dell’assemblea dei soci per la sospensione degli atti o la revoca degli stessi e l’invio alla Corte dei conti al fine di verificarne la piena regolarità. Stranizza e non poco la scarsa o quasi nulla pubblicità della selezione e la composizione della commissione valutatric. Solo questo meriterebbe una maggiore e approfondita attenzione dei sindaci soci”.

Lo ha detto il consigliere comunale di Ragusa Gaetano Mauro, del movimento Generazione.

“La notizia appresa da Ragusanews.com su cui tutti si stanno arrovellando in queste ore e che riguarda la società Iblea Acque S.p.A. e l’Assemblea territoriale idrica di Ragusa impone che sia fatta subito chiarezza. In effetti, dal primo provvedimento deliberato quando la società pubblica poteva contare su sei consulenti, risulta effettivamente che due dei nominativi di cui si parla e che hanno partecipato a un bando poco pubblicizzato erano già consulenti”. A dirlo è il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca, da sempre vicino alle posizioni di Cateno De Luca. “Se tutto questo è vero – continua Monaca – ci sembra di poter dire che ci sono aspetti che devono essere chiariti sul piano delle procedure e della regolarità amministrative di tutti questi atti in materia di reclutamento ed assunzione di personale, anche in considerazione del presupposto che la trasparenza e l’imparzialità dovrebbero essere due principi fondanti dell’azione di ogni amministratore della cosa pubblica”.

Monaca, inoltre, ricorda che sulla società Iblea Acque S.p.A. pende ancora un ricorso che dovrà essere discusso dal Cga Sicilia dopo che il Tar ha rigettato l’istanza sulla legittimità dei ricorrenti.

“Il Cga – ancora Monaca – sarà chiamato a entrare nel merito di alcune istanze. A questo punto, i dodici Comuni iblei che costituiscono l’assemblea dei soci Ati hanno l’obbligo di intervenire speditamente per verificare se le notizie apprese dalla stampa siano veritiere. Inoltre, i cinque Comuni iblei che costituiscono il comitato sul controllo analogo sono chiamati, a questo punto a nome e a tutela di tutti gli altri enti locali territoriali della provincia, a convocare un’assemblea straordinaria con l’amministratore unico Franco Poidomani per avere chiarezza rispetto a quanto accaduto e rendere di dominio pubblico la procedura seguita. Vorremmo capire se le notizie hanno un riscontro specifico oppure se sono destituite di fondamento. Nel primo caso, sarebbe un modo molto discutibile, per Iblea Acque, di avviare la propria attività per la gestione di servizi di fondamentale importanza come è quello dell’idrico integrato per la provincia di Ragusa. Se fosse tutto confermato, in ogni caso, i vertici della società pubblica Iblea Acque S.p.A. sarebbero ancora in tempo per cambiare rotta, sanando alcuni atti alquanto imbarazzanti, mettendo in pratica la trasparenza richiesta dalla legge e portando avanti una politica di reclutamento del personale ispirata alle leggi vigenti, piuttosto che al manuale Cencelli”.


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