di Ansa

CATANIA, 18 DIC Carabinieri del comando
provinciale di Catania hanno arrestato per tentata concussione
l’architetto Daniele Inserra, direttore dei lavori del progetto
per la realizzazione di 16 posti di terapia intensiva del
Policlinico ‘Martino’ di Messina, finanziato dalla Regione
Siciliana tramite l’ufficio del commissario delegato per
l’emergenza Covid19. La Procura distrettuale etnea, che ha
coordinato le indagini, lo accusa di avere “chiesto 35mila euro
alla ditta incaricata della realizzazione dei lavori, la Leil
costruzioni S.r.l. di Partinico (Palermo)”, con “l’implicita
minaccia di non approvare un computo metrico relativo ad una
variante dei lavori appaltati”. “Alla netta opposizione della
ditta, che faceva presente come la società non si era mai
prestata ad ottenere lavori pubblici in cambio di tangenti
ricostruisce la Procura di Catania l’indagato avrebbe proposto
di mascherare l’esborso di denaro tramite l’affidamento da parte
della ditta di una consulenza fittizia ad un tecnico di sua
fiducia nell’ambito del suindicato progetto”. L’architetto aveva
anticipato che avrebbe firmato la perizia di variante dei lavori
lo stesso giorno della firma ditta, dell’incarico al tecnico
indicato dall’indagato ma, spiega la Procura di Catania, il
giorno in cui Inserra si è recato negli uffici della Leil
costruzioni portando con sé copia dell’incarico peritale già
firmato dal professionista di sua fiducia, ha trovato ad
attenderlo i carabinieri che lo hanno arrestato. “L’architetto
Inserra si sottolinea dalla Procura in sede di
interrogatorio di garanzia, pur non rispondendo alle domande del
Gip, ha ammesso la propria responsabilità per gli addebiti che
gli venivano mossi. Il giudice per le indagini preliminari di
Catania ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli
arresti domiciliari”. (ANSA).
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