di Ansa

PALERMO, 04 NOV Un funzionario della Protezione
civile regionale siciliana avrebbe ottenuto soldi da un
imprenditore per velocizzare i pagamenti di lavori eseguiti.
Sulla sua scrivania sarebbero stati posati tre pacchetti,
probabilmente soldi, presentati alla consegna come ‘caramelle’.
I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito
un’ordinanza ai domiciliari per corruzione, emessa dal gip, sia
nei confronti del funzionario regionale che dell’imprenditore
accusati di corruzione.
Le indagini, condotte dagli specialisti del nucleo di Polizia
economico finanziaria, avrebbero fatto emergere che il
funzionario addetto alle procedure di liquidazione, in cambio di
denaro, si sarebbe adoperato per: velocizzare i controlli di
propria competenza, sollecitare i propri colleghi a svolgere
prontamente i loro adempimenti, affinché venissero pagate in
tempi brevi fatture per circa 130.000 euro.
L’imprenditore sarebbe stato il referente di due società del
messinese nel settore edile che hanno eseguito lavori di
pubblico interesse commissionati da Comuni delle Province di
Caltanissetta e Messina. I due, secondo la tesi dell’accusa, si
sarebbero incontrati nell’ufficio alla Protezione civile e qui,
contesta la Procura di Palermo, sarebbe avvenuta la consegna dei
soldi quale pagamento dei “servizi” ottenuti dall’imprenditore.
(ANSA).
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