Ragusa - La mappa che apre la fotogallery evidenzia le aree del contagio diffuse attualmente in Sicilia: potrebbe sembrare ormai tutta contaminata, e lo è; ma allagando lo zoom all’Italia (foto 2) ci rendiamo subito conto come in realtà l’infezione sull’Isola dilaghi ancora molto meno che al Nord. I grafici sono tratti dalla piattaforma web statistichecoronavirus.it che offre una panoramica mondiale aggiornata, e squisitamente matematica, dell’evoluzione dell’epidemia Covid a ogni livello: continentale, nazionale, regionale e provinciale.
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Entrando nel territorio di Ragusa, i tre grafici successivi (foto 3, 4, 5) mostrano l’andamento del virus rispettivamente a una settimana, un mese e dall’inizio dell’emergenza, il 24 febbraio 2020: tutte le curve puntano in alto. Nell’ultima tabella (foto 6), i dati della crescita giornaliera. Non consola sapere che in altre province siciliane va peggio: se le red zone continuassero ad aumentare, a quel punto la media della regione salterebbe e non avrebbe senso evitare il lockdown nelle sole, poche, residue aree virtuose. A parte i due estremi Enna e Palermo, anche province storicamente più libere dal Covid - come Caltanissetta, Agrigento e la stessa Ragusa – sono tornate di recente a incrementare il loro bottino quotidiano di infezioni.