di Redazione

NICOSIA, 29 GEN La Guardia di finanza di Nicosia
(Enna) han eseguito una serie di perquisizioni domiciliari
nell’ambito dell’indagine sul focolaio di contagi recentemente
registrato a Capizzi (Messina). Al centro dell’inchiesta,
avviata dalla Procura di Enna, è una festa di compleanno
svoltasi a ridosso delle festività natalizie in un locale di
Nicosia alla quale ha preso parte un cospicuo numero di
invitati, in prevalenza giovani, tutti provenienti dal paese del
Messinese.
L’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare se il boom
di contagi registrato a Capizzi, poi divenuto ‘zona rossa’, e
nei comuni limitrofi sia stato effettivamente causato da
comportamenti illeciti che hanno determinato un’esponenziale ed
improvvisa crescita dei contagi tra gli abitanti della zona.
Allo stato il reato ipotizzato è quello di epidemia colposa.
Le perquisizioni domiciliari, così come tutti gli
accertamenti in corso sono avvenute con il supporto di personale
specializzato dell’Asp di Enna che, al fine di garantire le
condizioni di sicurezza, non solo ha assistito i militari ma ha
anche curato l’iter di sanificazione di tutto il materiale
sottoposto a sequestro, tra cui diversi smartphone e apparati
informatici, in modo da consentirne il successivo esame in piena
sicurezza. (ANSA).
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