Ragusa - La zona arancione in Sicilia durerà un’altra settimana perché le rianimazioni - l’unico dei 3 parametri con numeri da giallo - sono sotto la soglia di occupazione del 20% da 12 e non da 14 giorni consecutivi, come richiesto dalla normativa. L’occupazione nei reparti Covid ordinari, invece, è la tra le più alte in Italia, al 38,3%. Il monitoraggio ministeriale ha rimandato il semaforo giallo di 7 giorni, a lunedì 14 febbraio, ma è probabile che il governo Draghi superi l’inutile sistema cromatico ancor prima: già da lunedì prossimo il super green pass illimitato lascerà ogni divieto - anche nell’unico colore che resterà, il rosso - solo per i no vax. E il certificato di chi, tra loro, è guarito senza almeno due dosi, scadrà entro 6 mesi dal superamento della malattia.
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Tutti gli altri, da giovedì 10, potranno togliere anche la mascherina all’aperto (ma non al chiuso e sui mezzi di trasporto), limitarsi all’autosorveglianza senza quarantena in caso di contatto con positivi senza sintomi, e tornare a ballare in discoteca. Per ora, l’Ema non ravvisa la necessità di quarte dosi. Solo a chi proviene da uno stato estero sarà concesso il certificato base da tampone, per accedere a servizi e attività regolati da quello rafforzato. L’intenzione dell’esecutivo è di non prorogare lo stato di emergenza, in scadenza il prossimo 31 marzo: molto dipenderà, al solito, dalla piega che assumeranno le curve dell’epidemia e della campagna vaccinale.